La riapertura dell'aeroporto di Forlì non dovrebbe slittare. Lo conferma a ForliToday il manager di Air Romagna Sandro Gasparrini. La priorità è la consegna da parte di Enac Bologna della struttura alla società di gestione, così da poter avviare il progetto di restyling. “Questa settimana cercheremo di capire a che punto è la procedura di passaggio dalla curatrice fallimentare ad Enac. Se si parla di una settimana o dieci giorni, non dovrebbero esserci particolari ritardi sulla  riapertura”. Si era parlato dei primi di aprile.

L'intenzione è quella di mantenere le tempistiche date, spiega Gasparrini, “anche perchè su questa riapertura ci sono aspettative alte a parte di diversi vettori”, le compagnie con le quali Air Romagna è in contatto. La certificazione invece va avanti per la propria strada, senza intoppi: “Il 19 marzo dovrebbe concludersi la procedura, come annunciato, con l'incontro con Enac Venezia”. Il passaggio successivo sarà con Bologna, per chiedere la certificazione questa volta per i servizi di handlig (a terra), che la società vorrebbe gestire direttamente. “Questa settimana o al massimo all'inizio della prossima”, Robert Halcombe tornerà a Forlì, per una serie di incontri.

Intanto i sindacati attendono di parlare con il sindaco di Forlì, Davide Drei, con il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi, Roberto Pinza e con il presidente della Camera di Commercio, Alberto Zambianchi, per essere informati degli elementi in loro possesso, a seguito dei contatti  con Air Romagna. Gasparrini spiega che nell'ultimo incontro con Cgil, Cisl e Uil, di fine febbraio, “abbiamo fatto il punto sul reimpiego dei lavoratori di Seaf, garantendo un primo modulo di riassunzioni, con la riapertura. Si tratta di 15 persone, che lavoreranno con le stesse mansioni che avevano in passato, con diversi compiti. Questo è un elemento di tranquillità sia per noi che per Enac”.

All'inizio si partirà con un orario ridotto di apertura, per qualche settimana, poi, man mano che lo scalo riprenderà la propria operatività, “l'intenzione è quella di rimpolpare l'organico, sperando di arrivare a riassumere tutti gli ex lavoratori Seaf”, conclude Gasparrini.