Aeroporto, verso la certificazione: si lavora al restyling e si cerca un nuovo nome

L'incontro  di mercoledì a Venezia tra Air Romagna ed Enac, per mettere in fila il percorso che deve portare alla certificazione dell'aeroporto di Forlì, è andato bene. Lo conferma a ForliToday Sandro Gasparrini, manager della nuova società di gestione dello scalo. “Abbiamo rifatto la lista della spesa – ironizza – ovvero il cronoprogramma che a fine febbraio dovrà portarci alla conclusione del percorso burocratico per la certificazione”.

Rispetto a quanto previsto dal regolamento di gara, che dall'aggiudicazione definitiva prevedeva 90 giorni per ottenere la certificazione, “ci siamo dati 15 giorni di tolleranza, per eventuali imprevisti, ed abbiamo comunicato ad Enac l'intenzione di aprire l'aeroporto i primi di aprile”. Ora Air Romagna lavora per entrare fisicamente in possesso dello scalo, così da potere partire con un veloce restylig: “Avendo solamente un mese si tratta di piccoli interventi, per 'dare un'anima', come dice Robert Halcombe. Pensiamo ad una modifica degli spazi interni, per creare un senso di accoglienza e calore: vogliamo rendere 'friendly' lo calo, questa è la parola che si addice di più, cambiando i colori, allestendo punti di accoglienza per i passeggeri in attesa. Inoltre stiamo pensando ad un piccolo progetto, per cui abbiamo già contattato diversi professionisti, per rendere più belle e funzionali le palazzine, che ad ora sono piuttosto  diasarmoniche”.

Come si chiamerà l'aeroporto di Forlì? Ancora non si è deciso, ma il nome non resterà quello. “Ne vogliamo trovare uno che dia il senso di territorio, inteso come Romagna, non in modo campanilistico”, conclude Gasparrini.

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