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Cronaca

Aeroporto, Drei duro con il sindaco di Bologna: "Inqualificabile". A breve le chiavi dello scalo

Il sindaco di Forlì, Davide Drei non ci sta. A margine di una conferenza stampa risponde alle dichiarazioni del primo cittadino di Bologna Virgiono Merola, che ha definito sbagliata la scelta di salvare l'aeroporto di Forlì

Il sindaco di Forlì, Davide Drei non ci sta. A margine di una conferenza stampa risponde alle dichiarazioni del primo cittadino di Bologna Virgiono Merola, che ha definito sbagliata la scelta di salvare l'aeroporto di Forlì, parlando di obiettivo "non giusto dal punto di vista del mercato e della politica industriale".  “Non ci siamo – afferma Drei -, sarebbe gradito che un sindaco si astenesse dal fare valutazioni senza elementi, su argomenti che non riguardano il proprio Comune. Si tratta di un'uscita inqualificabile”.

Del resto l'attacco di Merola non stupisce il primo cittadino forlivese: “Bologna, la cui manifesta ostilità non è nuova, continua a voler fare la propria politica per le infrastrutture e l'aeroporto in particolare. Noi siamo arrivati fin qui grazie ad un processo trasparente, che ha messo un privato nelle condizioni di poter riaprire lo scalo, spero che di questo la Regione Emilia-Romagna tenga conto”. Drei conferma che il rapporto tra Enac e la curatrice fallimentare per la riconsegna del Ridolfi è alla fase finale. “Nei prossimi giorni la società di gestione dovrebbe potere accedere allo scalo, al massimo i primi di giugno”.Drei conclude con una stoccata a Merola: “Il sindaco della città metropolitana che si vuole proporre come hub dell'intera Regione perde così di credibilità, questo è sicuramente il modo peggiore per iniziare, le altre provincie dell'Emilia-Romagna dovrebbero preoccuparsi”.

ANCARANI - “Le affermazioni del sindaco di Bologna sono sconsiderate - ha affermato Valentina Ancarani, segretario territoriale del Pd forlivese -. Fare leva sulla competitività tra territori appartiene ad una concezione delle politiche territoriali superata e che è stata percorsa sin troppo in questi anni. Sorprende che a manifestare questo punto di vista sia il sindaco e presidente della Città metropolitana, cui spetterebbe una visione più ampia. La Romagna è impegnata da anni in un processo di integrazione dei propri servizi, in stretta connessione con le politiche regionali e in piena coerenza con quanto stanno sostenendo il presidente e tutta la nuova giunta della Regione. Mobilità, servizio idrico, sanità, sistema bibliotecario sono già assieme su scala romagnola. Il futuro è proseguire su questa strada, realizzare reti di servizi ed infrastrutture su una scala territoriale ampia. La privatizzazione della gestione dell'aeroporto di Forlì consentirà di valorizzare questa infrastruttura, dentro un contesto di alleanze territoriale e non più in competizione con gli altri scali regionali. Il percorso di riapertura dello scalo è quasi al termine, grazie ad un poderoso lavoro fatto dai nostri rappresentanti istituzionali; l’augurio è che questa possa essere spesa come una grande opportunità per tutta la Regione”.

DI MAIO - "Le parole del sindaco di Bologna, Virginio Merola, sono fuori luogo e irrispettose del lavoro fatto per salvare investimenti pubblici che in passato sono stati fatti non solo per sviluppare l'aeroporto nell'interesse del territorio locale, ma anche per accogliere i voli che Bologna non riusciva a gestire per lavori al proprio scalo. Riproporre oggi la guerra dei cieli tra Bologna, Forli e Rimini è allucinante e denota scarsa lungimiranza". Lo ha dichiarato il deputato forlivese, Marco Di Maio. "Peraltro la stessa Regione Emilia-Romagna, a partire dal presidente Bonaccini e dall'assessore Donini, è impegnata nella riapertura dello scalo, che a differenza del passato non comporta un solo euro pubblico essendo interamente privata la società di gestione che è stata costituita. Mi auguro che l'uscita di Merola - conclude Di Maio - sia dovuta alla bagarre pre-elettorale piuttosto che a un reale convincimento, che sarebbe peraltro negativo anche per gli interessi di Bologna".

MORRONE (LEGA) - "Non soltanto le dichiarazioni del primo cittadino bolognese sono fuori luogo ma rendono altrettanto l'idea del caos politico che regna all'interno del Partito Democratico - è il commento del Segretario leghista Jacopo Morrone, che non gradisce le parole del Sindaco bolognese Merola sul futuro dello scalo aeroportuale forlivese -. Consiglio a Merola di rispolverare la memoria e di fare chiarezza sui sostanziosi finanziamenti pubblici che in questi anni hanno risollevato le sorti del Marconi impedendone il tracollo."

"Vorremmo poi ricordare al sindaco bolognese che proprio in nome di quelle logiche di mercato di cui si fa portavoce, a Forlì è in corso da tempo una trattativa tra privati per il rilancio del Ridolfi che non crediamo debba interessargli e che speriamo si possa concludere il prima possibile nel migliore dei modi - aggiunge Morrone, che poi ironizza sulla confusione che imperversa all'interno del Pd regionale -. Piuttosto che sentenziare su problematiche che non lo riguardano, sarebbe meglio che Merola facesse una telefonata in più ai suoi colleghi di partito per evitare figuracce su argomenti dei quali evidentemente non conosce gli sviluppi e i protagonisti." "Credo - conclude il segretario leghista - che nella 'sua' Bologna i problemi non manchino e non sarebbe male se spendesse tempo a risorse per metterci mano piuttosto che dispensare consigli su temi che non conosce a chi invece li vive quotidianamente."

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