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Cronaca

Approvato il piano nazionale degli aeroporti, norma ad hoc per Forlì

La Conferenza Stato Regioni ha approvato il piano nazionale degli aeroporti, con un comma dentro la delibera finale che crea le condizioni perchè anche Forlì (fino ad oggi assente dal piano) possa rientrare tra gli scali di "interesse nazionale" non appena l'aeroporto tornerà attivo.

C'e' l'intesa tra Stato e Regioni sul Piano nazionale degli aeroporti. Per l'aeroporto di Forlì ancora non è tempo per essere categorizzato come scalo di interesse nazionale, ma la strada appare spianata. Mentre Rimini e Parma già erano presenti, Forlì non era negli ultimi anni neppure citata sulla cartina geografica. Il piano approvato inlcude un comma che consentirà agli scali che si trovano nelle condizioni di Forlì (con il gestore in fase di certificazione da parte di Enac) di esservi inclusi con un decreto ministeriale non appena avrà raggiunto i requisiti necessari.

Lo spiega il deputato forlivese, Marco Di Maio: "E' stata prevista una clausola specifica che siamo riusciti a ottenere, con anche il supporto della Regione (finalmente!), che riguarda proprio Forlì: il 'Ridolfi' rientrerà nella categoria di 'interesse nazionale' non appena i privati che hanno ottenuto la gestione dell'aeroporto saranno in grado di soddisfare tutti i requisiti richiesti". A questo punto occorre anche incalzare gli investitori privati che hanno costituito la Air Romagna spa, la società che dovrà gestire lo scalo. "Un altro risultato importante, a cui speriamo seguano presto anche quelli concreti e più volte annunciati da parte del socio di maggioranza della Air Romagna - sollecita Marco Di Maio -. Adesso più che mai è il momento di mettere tutte le carte sul tavolo e mantenere i piedi saldi a terra".

E il 'Marconi' di Bologna rientra nel gruppo degli scali "strategici inseriti nella core network europea", insieme ai diretti concorrenti di Pisa-Firenze (a patto pero' che si fondano) e agli aeroporti di Torino, Napoli, Bari, Lamezia Terme, Palermo, Catania e Cagliari. Il Fellini di Rimini e il Verdi di Parma sono invece considerati aeroporti di interesse nazionale (al pari di Linate e Ciampino, per citarne alcuni), ma a condizione che abbiano una loro specializzazione e che riescano a mettere in piedi un piano economico-finanziario che garantisca il pareggio di bilancio nell'arco di tre anni. Il Ridolfi di Forli', invece, non compare nell'elenco reso noto giovedì dal ministero dei Trasporti.

Il Piano nazionale degli aeroporti, si legge nel comunicato, "determina la strategia degli investimenti dello Stato nelle infrastrutture di collegamento degli scali. L'Italia finalmente non e' piu' il Paese dei 90 aeroporti, dove ognuno fa per se', spesso generando perdite, sprechi e inefficienze". La Conferenza Stato-Regione ha dunque trovato l'intesa sul piano approvato dal Consiglio dei Ministri e che ora "verra' sottoposto alla firma del presidente della Repubblica". Il piano individua 10 bacini di traffico omogeneo, determinati in base al criterio di una distanza massima di due ore di percorso in auto da un aeroporto di particolare rilevanza strategica: nord-ovest; nord-est; centro-nord; centro Italia; Campania; Mediterraneo-Adriatico; Calabria; Sicilia occidentale; Sicilia orientale; Sardegna. In questi bacini, su tutti, sono stati individuati tre aeroporti strategici intercontinentali: Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia. Poi viene il gruppo dei nove hub europei, in cui rientra il Marconi di Bologna.
 

Soddisfazione della Regione per il riconoscimento della strategicità dell’aeroporto di Bologna nell’ambito del nuovo piano nazionale degli aeroporti, approvato oggi dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni. La esprime l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini. “Il nuovo piano nazionale degli aeroporti – dice Donini - riconosce l’importanza del sistema aeroportuale emiliano-romagnolo attribuendo centralità all’aeroporto di Bologna, inserendo lo scalo tra i nove aeroporti strategici a livello europeo”. “L’inclusione dello scalo di Forlì tra gli aeroporti di interesse nazionale rimane per la Regione un obiettivo e un impegno – ha aggiunto l’assessore Donini - riteniamo che Forlì entro l’anno possa dimostrare il possesso dei requisiti che la legge richiede”.

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