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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Aeroporto, ostilità di Bologna: "E' stato sbagliato salvarlo, noi guardiamo a Rimini"

Ancora una volta il capoluogo di Regione mostra ostilità nei confronti dell'aeroporto di Forlì. Nonostante la privatizzazione, a Bologna si continua a guardare con sfavore alla ripresa delle attività aeroportuali forlivesi

Ancora una volta il capoluogo di Regione mostra ostilità nei confronti dell'aeroporto di Forlì. Nonostante la privatizzazione, a Bologna si continua a guardare con sfavore alla ripresa delle attività aeroportuali forlivesi. Lo spiega un'agenzia Dire che evidenzia le dichiarazioni del sindaco di Bologna Virginio Merola. Dice Merola: "Il futuro dell'aeroporto Marconi di Bologna parla di un'integrazione con Rimini, ma il passaggio decisivo e' lo sviluppo di Bologna proprio perche' questa integrazione sia possibile".

Cosi' il sindaco Virginio Merola, intervenendo ad un convegno sul turismo organizzato da Federalberghi. Il primo cittadino afferma anche che si e' "sbagliato" ad intervenire per il salvataggio dello scalo di Forli', un obiettivo "non giusto dal punto di vista del mercato e della politica industriale". Il Marconi, che oggi conta 6,5 milioni di passeggeri all'anno, in prospettiva "puo' mirare ai dieci milioni", afferma il presidente di Sab, Enrico Postacchini. Ieri, pero', due 'assessori' della Citta' metropolitana, Irene Priolo e Isabella Conti, si sono astenute sulla delibera riguardante la quotazione in Borsa dello scalo, temendo un ruolo troppo marginale della città metropolitana nella futura compagine societaria.

"Sono le logiche di una quotazione. "Nel momento in cui si fa un aumento di capitale- commenta Postacchini, a margine del convegno- e si mette sul mercato una quota significativa, che deve essere anche appetibile e portare un certo indotto, e' normale che i soci, in questo caso i pubblici, facciano un passo indietro". Del resto, "neanche la stessa Camera di commercio partecipa all'aumento, ma chiaro che rimane come soggetto coordinatore del gruppo dei pubblici- aggiunge Postacchini- che giustamente non devono uscire, anche perche' si prevede uno zoccolo duro del 20% di componente pubblica". Che la partecipazione degli enti locali diminuisca "da un lato puo' dispiacere, ma questo non toglie- conclude il presidente- la capacita' di governance, in questo delicato momento di passaggio, a tutto il sistema territoriale. Questo e' l'importante". (Dire)

MARCO DI MAIO - "Le parole del sindaco di Bologna, Virginio Merola, sono fuori luogo e irrispettose del lavoro fatto per salvare investimenti pubblici che in passato sono stati fatti non solo per sviluppare l'aeroporto nell'interesse del territorio locale, ma anche per accogliere i voli che Bologna non riusciva a gestire per lavori al proprio scalo. Riproporre oggi la guerra dei cieli tra Bologna, Forli e Rimini è allucinante e denota scarsa lungimiranza". Lo ha dichiarato il deputato forlivese, Marco Di Maio. "Peraltro la stessa Regione Emilia-Romagna, a partire dal presidente Bonaccini e dall'assessore Donini, è impegnata nella riapertura dello scalo, che a differenza del passato non comporta un solo euro pubblico essendo interamente privata la società di gestione che è stata costituita. Mi auguro che l'uscita di Merola - conclude Di Maio - sia dovuta alla bagarre pre-elettorale piuttosto che a un reale convincimento, che sarebbe peraltro negativo anche per gli interessi di Bologna".

MORRONE (LEGA) - "Non soltanto le dichiarazioni del primo cittadino bolognese sono fuori luogo ma rendono altrettanto l'idea del caos politico che regna all'interno del Partito Democratico - è il commento del Segretario leghista Jacopo Morrone, che non gradisce le parole del Sindaco bolognese Merola sul futuro dello scalo aeroportuale forlivese -. Consiglio a Merola di rispolverare la memoria e di fare chiarezza sui sostanziosi finanziamenti pubblici che in questi anni hanno risollevato le sorti del Marconi impedendone il tracollo."

"Vorremmo poi ricordare al sindaco bolognese che proprio in nome di quelle logiche di mercato di cui si fa portavoce, a Forlì è in corso da tempo una trattativa tra privati per il rilancio del Ridolfi che non crediamo debba interessargli e che speriamo si possa concludere il prima possibile nel migliore dei modi - aggiunge Morrone, che poi ironizza sulla confusione che imperversa all'interno del Pd regionale -. Piuttosto che sentenziare su problematiche che non lo riguardano, sarebbe meglio che Merola facesse una telefonata in più ai suoi colleghi di partito per evitare figuracce su argomenti dei quali evidentemente non conosce gli sviluppi e i protagonisti." "Credo - conclude il segretario leghista - che nella 'sua' Bologna i problemi non manchino e non sarebbe male se spendesse tempo a risorse per metterci mano piuttosto che dispensare consigli su temi che non conosce a chi invece li vive quotidianamente."

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