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Martedì, 23 Aprile 2024
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Fumata bianca tra aeroporto e Aeroitalia: presentate 18 nuove destinazioni: Sud Italia, Balcani e pellegrinaggi

Le 18 tratte sono state definite “andando ad analizzare i risultati, i giorni e gli orari più performanti della scorsa stagione di ogni singola rotta”, spiega Gilardi

E' fumata bianca tra la compagnia aerea Aeroitalia e l'aeroporto di Forlì. Dopo i timori di una rottura con la compagnia che lo scorso anno ha maggiormente contribuito al traffico passeggeri del 'Ridolfi' (circa 40mila persone) e che proprio da Forlì aveva iniziato le sue operazioni di volo lo scorso 9 luglio, è stato presentato giovedì mattina un accordo di rilancio che vede 18 destinazioni e un investimento congiunto che, solo per la parte di FA (la società di gestione dell'aeroporto forlivese) ammonta a 7 milioni e 231mila euro. “Contiamo con quest'accordo di realizzare 100mila passeggeri sul totale di 230mila previsti nell'obiettivo 2023”, spiega Andrea Gilardi, direttore per il marketing e “business aviation” di FA.

Le 18 tratte sono state definite “andando ad analizzare i risultati, i giorni e gli orari più performanti della scorsa stagione di ogni singola rotta”, aggiunge Gilardi. Questo ha fatto sì che si sia agito per ottimizzare i costi e per non far volare più aeromobili semi-vuoti. Per questo sono stati anche ridefiniti gli aerei che avranno base a Forlì: un Boeing 737-700 da 148 posti e un più piccolo Atr72-600 da 68 posti.

Aeroporto, svelati i voli 2023 di Aeroitalia

Questi aerei voleranno per connettere Forlì principalmente alla Sicilia (2 voli settimanali per Catania, 2 per Trapani, e poi un volo per Comiso, 2 per Lampedusa e uno per Pantelleria a partire da giugno), mentre la tratta di Palermo è già coperta da Ryanair. Poi la Sardegna: a partire da giugno 2 voli settimanali per Olbia, 1 per Alghero, 2 per Cagliari). Tra i voli nazionali si vede poi Napoli (2 alla settimana) e Brindisi (uno alla settimana). Rispetto alla programmazione dello scorso anno, quindi, viene meno il collegamento con Lamezia Terme, che è stato il meno gettonato, ma si aggiunge il collegamento a Cagliari.

VIDEO - Le nuove tratte, presentate una ad una 

Tra le tratte estere, il Ridolfi punta sui pellegrinaggi (2 voli settimanali per Lourdes e 2 per Mostar-Medugorje), sul cosiddetto 'traffico etnico', vale a dire i collegamenti con i Paesi di provenienza degli immigrati (2 voli settimanali per Oradea nella Romania occidentale) e poi il bacino dell'Adriatico-Ionio, in Croazia (2 voli per Zara, che serve la popolare isola di Pag, 2 per Dubrovnik) e nelle isola greche di Zante e Cefalonia (1 volo settimanale). La tratta più 'lontana' arriva a Belgrado, con due collegamenti settimanali. Questo aeroporto, al pari di altri, soprattutto quelli della Turchia, sono scali che servono la Russia e i suoi turisti - con cui normalmente non ci sono collegamenti diretti a causa delle sanzioni internazionali – e in cui non solo Forlì, ma molti scali europei e italiani, hanno scelto di aumentare le frequenze.  

Nel 2022 raggiunti i 94.610 passeggeri 

I voli entreranno in servizio progressivamente, a partire dal 26-30 marzo (Catania, Trapani e Napoli), poi il 7-8 aprile (Loudes, Mostar, Oradea, Belgrado) e gli altri nel mese di giugno. I biglietti partono da 39,9 euro. Nessuna tariffa a prezzi stracciati, garantiscono da FA, "l'obiettivo è raggiungere un passeggero in più, al prezzo giusto, anche perché volare ora costa alla compagnia aerea il 30-40% in più rispetto al pre-pandemia". La programmazione durerà fino alla fine di ottobre 2023. Al Ridolfi, al momento, vola anche Ryanair (Palermo e Katowice in Polonia) e Albawings (Tirana). I voli saranno resi disponibili alla vendita già nei prossimi giorni direttamente sui siti web delle rispettive società e sulle principali piattaforme distributive e ne sarà data tempestiva informazione. Tre sono le classi tariffarie disponibili, a loro volta tutte dinamiche, che si differenziano per tipologia di bagaglio incluso e parametri di flessibilità in fase di modifica o cancellazione

C'è soddisfazione da parte di Aeroitalia, che nel suo piano di espansione aveva già annunciato numerosi voli basati a Firenze e Bergamo, tanto da far pensare che Forlì fosse ormai stata depennata dalla programmazione per l'estate 2023. "Una partnership basata sulla fiducia, tanto che abbiamo portato a due, e non uno come lo scorso anno, gli aerei di base a Forlì", aggiunge da parte sua Ugo Calvosa, vice-presidente esecutivo di Aeroitalia. Rispetto al Boeing più grande (e quindi più costoso in termini di carburante e costo ambientale) utilizzato lo scorso anno "il servizio verrà svolto con aerei più adatti a Forlì", spiega Gilardi. Oltre al B 737-700 da 148 posti, c'è un Atr72 600, un turbo-elica da 68 posti, che "è velocissimo, silenzioso, la macchina ideale per rotte trans-adriatiche di un'ora, un'ora e mezza di viaggio".

Infine, per le destinazioni scelte - viene fatto notare - si è cercato di evitare sovrapposizioni. Per questo, per esempio, non c'è come meta Corfù, già ben servita da altri aeroporti regionali, mentre ci sono le vicine isole Ioniche di Zante e Cefalonia. Anche Oradea, che si trova in una posizione in grado di servire anche l'Ungheria, è una tratta dismessa da Bologna alcuni mesi fa. Belgrado, infine, assieme a Istanbul in Turchia e Dubai, viene definito un "mercato emergente", in quanto le autorità serbe permettono il transito dei viaggitori russi, che ancora in molti (quelli che se lo possono permettere) ambiscono ad un viaggio turistico in Europa Occidentale.
 

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