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Cronaca

Affitti bassi e sociali per popolare il centro di giovani: iniziate le assegnazioni degli appartamenti di Casa Universaal

Il progetto di rigenerazione ha visto la riqualificazione dell’area un tempo occupata dall’omonimo hotel attraverso la realizzazione di un complesso residenziale di social housing capace di ben 53 appartamenti

Sabato, in occasione della "Giornata Europea delle Fondazioni" promossa dall’ACRI e da PhilEA, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha promosso un incontro per illustrare lo stato di avanzamento del progetto di rigenerazione urbana “Casa Universaal” che ha visto la riqualificazione dell’area un tempo occupata dall’omonimo hotel attraverso la realizzazione di un complesso residenziale di social housing capace di ben 53 appartamenti.

All’incontro sono intervenuti il Presidente della società cooperativa sociale DiaLogos Patrizio Orlandi e la direttrice di Fondazione Abitare ETS Simona Zoffoli che hanno ricordato l’enorme interesse suscitato dall’iniziativa (nei giorni immediatamente successivi al lancio del bando hanno ricevuto 250 richieste di informazione via telefono e  90 email e hanno fissato 200 incontri di persona) e segnalato di aver raccolto 104 dichiarazioni formali di interesse. Tra questi sono stati selezionati i primi 53 richiedenti, poi scesi autonomamente a 47, che hanno già effettuato il sopralluogo e che dovrebbero quindi poter cominciare ad entrare nei rispettivi appartamenti già entro la prima settimana di novembre, così da riuscire ad assegnare tutti e 53 gli appartamenti, come programmato, entro la fine dell’anno.

Il Segretario della Fondazione Andrea Severi ha quindi ricordato come il progetto sia frutto anche della partecipazione della Fondazione di Forlì al Fondo regionale per l’housing sociale, un fondo comune di investimento immobiliare, riservato ad investitori qualificati, ideato appositamente per dare una risposta al disagio abitativo nel territorio regionale. Disagio, che come hanno ricordato in chiusura il Sindaco del Comune di Forlì Gian Luca Zattini, e la consigliera d’Amministrazione della Fondazione Maurizia Squarzi, non riguarda ormai più solo gli “ultimi”, ma anche tante famiglie del ceto medio, soprattutto quelle di nuova formazione, che pur disponendo di un reddito certo e fisso faticano a trovare risposta alle loro esigenze sul mercato libero.

Particolare attenzione è stata infine riservata da tutti gli interlocutori alla dimensione sociale che il progetto Casa Universaal intende perseguire e soddisfare: Casa Universaal non intende infatti solo rispondere al crescente bisogno in città di appartamenti a prezzo calmierato, ma anche promuovere un sistema di relazioni capace di fare sentire tutti i coinquilini dell’Universaal realmente “a casa”, e quindi pienamente a proprio agio non solo tra le mura dei rispettivi appartamenti, ma anche negli spazi e nelle occasioni di incontro comuni.

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