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Cronaca Meldola

Ageop e Croce Verde unite per salvare Mohamed

Il giovane è giunto in Italia accompagnato dai genitori, ma anche e soprattutto dalla sorella maggiore, che gli donerà il midollo osseo nell'estremo tentativo di salvargli la vita.

Ageop e Croce Verde Meldola-Predappio unite per salvare Mohamed. Alcuni volontari dell'onlus bidentina capitanata da Ferdinando Avenali, sono appena rientrati da un viaggio lampo in Bosnia-Erzegovina, portando con sé Mohamed, un 13enne bosniaco affetto da leucemia. Il giovane è giunto in Italia accompagnato dai genitori, ma anche e soprattutto dalla sorella maggiore, che gli donerà il midollo osseo nell'estremo tentativo di salvargli la vita.

Il ragazzo è già ricoverato all'ospedale Sant'Orsola di Bologna per le cure del caso. L'iniziativa di Avenali e C. è la seconda dalla stipula del protocollo “Progetto Amra - Andare oltre i confini”, firmato il 28 ottobre 2011 fra Ageop-Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica di Bologna e la stessa Croce Verde Meldola-Predappio. “Nel corso del viaggio - spiega il croceverdino di lungo corso Loris Venturi - siamo stati anche all'Ambasciata Italiana di Sarajevo, per perfezionare il “Progetto Samra” e allungare la durata del permesso di soggiorno in Italia per motivi sanitari dei piccoli infermi e dei rispettivi familiari, al fine di coprire l'intero protocollo di cura, che si aggira mediamente sui 110 giorni”.

Il buon esito dell'incontro nella capitale Bosniaca è stato reso possibile anche dall'eccellente “palmares” solidale della Croce Verde, impegnata sin dal 1995 in Bosnia con interventi altamente qualificati nell'ambito scuola e della sanità. Senza dimenticare il carico di aiuti e beni di prima necessità che periodicamente trasporta nel paese balcanico. Adesso l'auspicio di tutti è che le cure al giovane Mohamed diano gli stessi frutti insperati sortiti per Samra, la prima bimba trattata lo scorso anno al Sant'Orsola nell'ambito dell'accordo con Ageop, e ora praticamente guarita. Il “Progetto Amra” prende il norme dalla sfortunata bimba, connazionale di Samra e Mohamed, trasportata in fin di vita a Bologna nel gennaio 2011 dalla Croce Verde Meldola-Predappio.

Il suo fisico, già fortemente debilitato dalla malattia, non sopportò il primo “step” di innesto del midollo. La tragica morte di Amra ha definitivamente spinto l'onlus bidentina a percorrere anche questa nuova e inesplorata pista umanitaria. “Quando ci parlarono della bambina - ricorda un altro volontario croceverdino, Roberto Bandini - lei stava già molto male, ma decidemmo ugualmente di provare. La Bosnia non è collegata alla 'Banca mondiale del midollo osseo' e l'unica strada percorribile era portarla in Italia”. Il sacrificio di Amra e la disponibilità di Ageop e Croce Verde stanno dando corpo alla speranza di altre famiglie e di altri bambini tenacemente aggrappati alla vita.

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