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Cronaca

Vaccini anticovid, i cittadini si fidano di Astrazeneca. Si attende un nuovo carico di dosi

Con le nuove dosi la Regione chiede alle aziende sanitarie di richiamare gli over 80 che avevano trovato posto per le vaccinazioni anti-Covid solo tra la fine di aprile e il mese di maggio

In Emilia-Romagna "ci sono state pochissime defezioni per Astrazeneca, sotto il 5%". A dirlo l'assessore regionale alla Sanita', Raffaele Donini, facendo un bilancio delle rinunce al vaccino di Oxford dopo lo stop and go deciso anche dall'Italia per valutare i casi di sospette reazioni avverse dopo le somministrazioni. "Il picco e' stato il giovedì pomeriggio dopo lo stop, quando il 10% dei prenotati non si sono presentati", spiega la direttrice dell'assessorato Licia Petropulacos. Ma "gia' il giorno successivo ci siamo ricollocati su percentuali che non vanno mai oltre 5%". Al centro vaccinale della Fiera di Forlì, ad esempio, sono state registrate solo tre defezioni.

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Nel frattempo l'Emilia Romagna attende le nuove forniture per tornare a correre. E con le nuove dosi la Regione chiede alle aziende sanitarie di richiamare gli over 80 che avevano trovato posto per le vaccinazioni anti-Covid solo tra la fine di aprile e il mese di maggio. "Abbiamo chiesto alle aziende sanitarie di anticipare le prenotazioni degli ultra 80enni e vorremmo vaccinarli entro la meta' di aprile", prosegue Donini, che parla di un "obiettivo importantissimo, perche' vuol dire chiudere il target piu' vulnerabile". Sono circa 60-70mila gli anziani con piu' di 80 anni ancora da vaccinare in regione.

"Quando dovesse arrivare una consistente fornitura di vaccini siamo pronti a tendere alle 20mila vaccinazioni al giorno. Aspettiamo 588mila dosi nel mese di aprile", aggiorna il conteggio l'assessore. Solo questa settimana "attendiamo 145.790 dosi", tra cui circa 96.000 Pfizer, 30mila Moderna e 19mila Astrazeneca. A cui si potrebbero aggiungere nella seconda metà aprile la fornitura di Johnson&johnson, che "se fosse consistente cambierebbe il segno della campagna vaccinale". A quel punto entrerebbe subito in gioco anche la successiva fascia d'eta' non ancora 'convocata', quella 70-75 anni.

La Regione punta ai nuovi obiettivi con 102 punti vaccinali attivi, "anche con l'aiuto degli specializzandi", e altri 22 in fase di attuazione. "Ne apriremo di piu' ma neanche tanti, puntiamo da avere piu' vaccinatori nei centri vaccinali", spiega in proposito la direttrice dell'assessorato, Petropulacos. Inoltre, sottolinea Donini, "abbiamo 3mila medici di medicina generale che aspettano dosi. Abbiamo colto le difficolta' che ci hanno rappresentato e abbiamo proposto loro anche la vaccinazione dei caregiver di anziani e disabili".

La Regione ha dato disposizioni alle Asl anche sugli elenchi dei riservisti da chiamare all'ultimo momento in caso di rinuncia. All'atto della prenotazione si chiede al vaccinando la disponibilita' a presentarsi con un'ora di preavviso se si libera un posto. Ma verranno chiamati solo e unicamente coloro che rientrano nello stesso target. I 'panchinari', sottolinea dunque ancora Donini, "non sono quelli che passano di li'". Altra novita', la possibilita' di essere vaccinati in Emilia-Romagna per i lavoratori residenti in altre regioni, ma che appunto fanno parte di categorie professionali coinvolte dal piano vaccinale. Tra i punti deboli del piano, invece, le vaccinazioni a domicilio per coloro che sono impossibilitati a muoversi. "Vogliamo aumentare il ritmo delle vaccinazioni a domicilio, le Usca potrebbero essere uno strumento per accelerare", ribadisce Donini. Si punta molto anche sull'arrivo di vaccini monodose che non impongano di tornare due volte al domicilio della stessa persona.

Quanto alle prenotazioni, l'Emilia-Romagna boccia quelle attraverso la piattaforma di Poste italiane. Utilizzarlo in modo centralizzato per tutta Italia "sarebbe una cosa da irresponsabili" dal punto di vista gestionale. "Noi abbiamo un prodotto che funziona. Anche solo per formare tutti gli operatori all'uso di un nuovo software dovremmo fermare tutto per un mese", taglia corto Petropulacos. Il software di Poste italiane se verra' adottato comunque "arrivera' troppo lungo", cioe' a campagna vaccinale ormai avviata. "Ad oggi - aggiunge Donini - il sistema di prenotazione efficace che abbiamo in Emilia-Romagna sta rispondendo al meglio al tema della vaccinazione. Non snobbiamo nessuna proposta ulteriore ma per noi la situazione e' sotto controllo". (fonte Dire)

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