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Cronaca

Coronavirus, i casi attivi nel Forlivese sono oltre 1300. Calano i ricoverati, 12 le vittime

Al dato aggiornato a lunedì pomeriggio alle 14, i positivi sono 1356

Continua la crescita dei nuovi contagiati al covid-19 nell'ultima settimana nel Forlivese. Al dato aggiornato a lunedì pomeriggio alle 14, i positivi attivi sono 1356, 99 in più rispetto al dato del 4 gennaio scorso, comprensivo anche di 48 non residenti nel comprensorio. Nel dettaglio sono 1290 gli infettati in insolamento domiciliare (erano 1181 nel precedente bollettino settimanale), mentre i ricoverati sono 66 (dieci in meno), quattro dei quali in terapia intensiva. Nella settimana tra il 4 e l'11 gennaio vi sono stati 12 morti, mentre i guariti sono stati 403. A Forlì i positivi totali sono 897 (la scorsa settimana erano 891), di cui 856 in isolamento e 41 ricoverati (quattro in terapia intensiva).

Questa la situazione sul resto del territorio: Bertinoro 54 positivi (tre ricoverati con sintomi), Castrocaro 61 (quattro ricoverati), Civitella 14 (due ricoverati), Dovadola 16, Forlimpopoli 69 (due ricoverati con sintomi), Galeata 25 (un ricoverato), Meldola 65 (sei ricoverati), Modigliana 10, Predappio 38 (due ricoverati), Premilcuore 1, Portico 2, Santa Sofia 21 (due ricoverati), Rocca San Casciano 13 e Tredozio 22. I casi totali dall'inizio dell'epidemia sono 6913 (+514 rispetto al 4 gennaio), mentre i guariti 5344.

Per quanto concerne i decessi, dall'inizio dell'emergenza sanitaria si contano 137 vittime a Forlì, sei a Bertinoro, tre a Castrocaro, due a Civitella, tre a Dovadola, 20 a Forlimpopoli, 15 a Meldola, 15 a Predappio, sei a Rocca San Casciano, quattro a Santa Sofia ed una a Tredozio. In provincia i casi attivi sono 3578 (478 in più rispetto alla scorsa settimana), 167 dei quali ricoverati (dieci in terapia intensiva) e 3411 in quarantena. Dall'inizio della pandemia si contano 14620 casi, 10670 guariti e 372 morti.

Il sindaco di Castrocaro, Marianna Tonellato, ha commentato su Facebook il dato del territorio amministrato: "Purtroppo i contagi continuano ad aumentare, sempre più ci si contagia in famiglia, ed il motivo è ovvio: a casa non si indossano mascherine e non si mantiene la distanza. I nostri positivi sono quasi tutti sintomatici (con sintomi più o meno gravi), c’è chi ha rischiato di morire, c’è chi è morto. Chi si ostina pervicacemente a sostenere la banalità di questo virus, non avrà le mie repliche, perché è chiaro che non li convincerà neanche l’evidenza dei fatti. Mi rivolgo solo alle persone equilibrate e di buon senso: meno contagiamo, più si procederà con estrema celerità coi vaccini, prima i nostri studenti torneranno a scuola, prima ne usciremo tutti, e soprattutto più facilmente presumibilmente riusciremo a superare quella che si profila la più grave crisi economica dal secondo dopoguerra ad oggi. Qui c’è un pianeta in estrema crisi, e solo la solidarietà, il buon senso e la fiducia nella scienza potranno aiutarci a vedere la luce in fondo al tunnel". 

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