rotate-mobile
Cronaca

Siccità, Romagna Acque: "Nessuna emergenza. Ma la Diga di Ridracoli va preservata"

Il lago di Ridracoli si trova ad un volume di circa 19.7 milioni di metri cubi (di cui utilizzabili circa 14.5 milioni) pari a circa il 59.6 % del volume massimo disponibile

"Nessuna emergenza in atto". Romagna Acque ha diffuso il report della situazione idrica in Romagna, specificando che, "anche in presenza di un aumento dei consumi che può essere stimato in circa 113 milioni di metri cubi, l’attuale disponibilità, per quanto prevedibile, potrà garantire la normalità del servizio fino al termine della stagione turistica. Dopodichè occorrerà valutare quale potrà essere l’andamento climatico per definire le opportuno azioni da intraprendere consci dell’elevato livello di resilienza del sistema idrico romagnolo".

LA SITUAZIONE METEOROLOGICA - "L’andamento meteorologico e conseguentemente quello idrologico in Romagna, come nel resto d’Italia, in questo momento è caratterizzato da una rilevante diminuzione degli apporti piovosi ed anche le future previsioni non mostrano, per ora, significativi mutamenti di tendenza - si legge nel report -. I primi 6 mesi del 2017 si sono rivelati siccitosi, con un deficit di precipitazioni di circa il 23,8% in termini di millimetri di pioggia cumulata e un deficit di apporti all’invaso di Ridracoli del 18,5% con riferimento ai volumi affluiti rispetto alla media degli ultimi 23 anni".

"Le temperature elevate e l’intensità della stagione turistica favorita dalla continuità del bel tempo, nel contempo, sembrano stimolare maggiori consumi, più elevati rispetto il precedente anno", continua il rapporto. Il perdurante stato di scarsità idrica, già il 16 giugno scorso, ha spinto il presidente della Regione Stefano Bonaccini a dichiarare "lo stato di crisi regionale connesso al contesto di criticità idrica”. Romagna Acque si è allineata secondo le “Disposizioni per fronteggiare la crisi idrica 2017”, prima adeguandosi ai deflussi minimi vitali dove i volumi defluiti erano maggiori, poi chiedendo deroghe sulle riduzioni dei deflussi minimi vitali per la Diga di Ridracoli, la Diga del Conca e i prelievi sul Torrente Tramazzo, per altro al momento non ancora autorizzati. 

"NESSUNA PREOCCUPAZIONE" - "La situazione idrica romagnola - evidenzia Romagna Acque - al momento non desta particolare preoccupazione e non si evidenziano problematiche tali da compromettere la continuità del servizio. Rimane tuttavia la massima attenzione all’evolversi della crisi. L’attuale situazione di relativa tranquillità trova ragione in quanto la criticità idrica è stata affrontata da Romagna Acque con largo anticipo, attraverso un Piano di Interventi di lungo periodo caratterizzato da una gestione delle risorse attenta e ottimizzata, in cui il nuovo potabilizzatore della Standiana ha giocato sin qui e gioca un ruolo chiave. L’attingimento dal Po, in questo momento, rappresenta una scelta chiave che consente un’ottima resistenza al sistema in quanto ampliando la zona virtuale di captazione rende disponibili quantità elevate della risorsa".

"La presenza del potabilizzatore della Standiana - prosegue il report - ha consentito di superare queste difficoltà di approvvigionamento senza effetti sul servizio e non sfruttando le riserve della diga di Ridracoli scelta che ci ha consentito di affrontare questa estate in piena sicurezza rispetto ad altre aree della regione. Attualmente il Po, infatti, ha una portata che si aggira sui 450 metri cubi al secondo ed ha una quota alla presa dell’Impianto Palantone di +3,3 metri al di sopra della quota di prima soglia di attenzione. Tuttavia nonostante la buona situazione attuale occorre mantenere la massima attenzione all’evolversi della crisi idrica, della quale non conosciamo gli esiti finali; per tale motivo vanno, prudentemente, assunte tutte le decisioni che ci consentono di migliorare la resistenza e la resilienza del sistema di approvvigionamento. Per questo motivo invitiamo tutti i Comuni della Romagna ad adottare ordinanze e provvedimenti sindacali per contenere l’utilizzo dell’acqua potabile e introdurre limitazioni nell’uso extra-domestico, condividendo l’appello già proposto da Hera. La risorsa idrica è un bene prezioso e come tale va trattato: con rispetto, consapevolezza e attenzione da parte di tutti". 

La produzione idrica attuale - Complessivamente, vengono erogati circa 4,8 metri cubi al secondo medi giornalieri di acqua. Di questi, circa 1,75 è erogato da Ridracoli, mentre il restante è prodotto da risorsa proveniente dal Canale Emiliano-Romagnolo (con gli impianti Bassette e Standiana), da risorsa proveniente da falda e subalveo (principalmente da pozzi di Rimini e Forlì-Cesena) e da sorgenti nei luoghi appenninici. Per far fronte alla situazione attuale, l'attuale programmazione delle produzioni di Romagna Acque prevede "la riduzione dei prelievi da Ridracoli per preservarne il volume per i primi mesi autunnali; volume che sarà indispensabile, in caso di prolungamento della crisi idrica, per quelle aree non alimentabili con altra risorsa; e la massimizzazione dei prelievi principalmente da altre risorse di origini superficiale (Canale Emiliano-Romagnolo) e da risorsa proveniente da falda".

Ridracoli: un invaso da preservare - Il lago di Ridracoli si trova ad un volume di circa 19.7 milioni di metri cubi (di cui utilizzabili circa 14.5 milioni) pari a circa il 59.6 % del volume massimo disponibile. "La condizione è inferiore a quella media riscontrabile negli anni precedenti, ma come detto non desta, al momento, eccessiva preoccupazione", viene evidenziato dal Romagna Acque. Come negli anni passati, sono stati attivati da parte di Romagna Acque dei servizi di autobotti e autocisterne per rifornire di acqua potabile anche quelle piccole aree montane in cui l’approvvigionamento è più critico. "Il servizio rientra tra le mansioni consuete della Società e quest’anno in particolare è stato attivato in anticipo, in base alle esigenze riscontrate - spiega la società -. Tra queste aree quella che mostra le maggiori criticità è Modigliana alimentata dal Tramazzo e senza reali alternative a tale sorgente. Il Tramazzo infatti mostra portate appena sufficienti ad alimentare la richiesta idropotabile per cui nel perdurare di questo stato di crisi si dovranno assumere provvedimenti restrittivi dei consumi".
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Siccità, Romagna Acque: "Nessuna emergenza. Ma la Diga di Ridracoli va preservata"

ForlìToday è in caricamento