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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Aggressione nel carcere di Forlì, Morrone: "Dieci agenti di Polizia Penitenziaria in arrivo dopo il 31 luglio"

Ne dà notizia il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, commentando l’aggressione ai due agenti da parte di un detenuto avvenuta nel carcere forlivese

"Dieci nuove unità di Polizia penitenziaria arriveranno a Forlì dopo il giuramento degli allievi del 175esimo corso, che avverrà il 31 luglio prossimo, in modo da sopperire in parte alla carenza di agenti”. Ne dà notizia il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, commentando l’aggressione ai due agenti da parte di un detenuto avvenuta nel carcere forlivese. Oltre a inviare gli auguri di pronta guarigione agli agenti aggrediti, Morrone ricorda che al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria è stato istituito un Tavolo tecnico che sta studiando e analizzando gli eventi critici che accadono negli istituti penitenziari per valutare le varie problematiche e trovare soluzioni adeguate.

"Siamo al corrente delle criticità che scontano molte carceri italiane, criticità ereditate dal passato, compresi i tagli scriteriati al personale decisi dai passati governi - conclude Morrone -. L’attuale esecutivo sta cercando di invertire questa tendenza prevedendo numerose nuove assunzioni". Sulla questione interviene anche Anna Maria Bernini, presidente Gruppo Forza Italia al Senato: "La sicurezza per gli agenti e il personale che opera nelle carceri è un tema che torna drammaticamente all’attenzione delle Istituzioni. Il Governo non può più chiudere gli occhi di fronte all’emergenza che quotidianamente vive chi lavora nelle strutture di detenzione: agenti ed operatori lavorano in situazione di forte sottorganico mentre le carceri, e in particolare quelle dell’Emilia-Romagna, sono oltremodo sovraffollate. Gli ultimi dati parlano di 3695 detenuti presenti nei 10 istituti della Regione in relazione a una capienza di 2795 unità. Di questi, 1898 sono stranieri, quindi oltre il 50%, con tutte le conseguenze che ne derivano anche in termini di rischi di radicalizzazione, soprattutto per quelli di religione islamica. E’ un problema da affrontare con estrema urgenza, chiediamo che il Governo avvii senza indugi ogni verifica ed ispezione di competenza già a partire dai prossimi giorni".

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