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Cronaca

Il colpo lo lasciò esanime a terra: buttafuori condannato per la brutale aggressione

La vittima si trovava con amici quando venne trascinato fuori dai buttafuori in quanto accusato di aver provocato disturbo agli altri  clienti presenti sulla pista da ballo

Quel colpo sferrato dal buttafuori lo lasciò a terra esanime, tanto da far temere il peggio. Per quell'aggressione è arrivata ora una sentenza in primo grado di condanna alla pena di 4 mesi di reclusione,  oltre una provvisionale di 5 mila euro a carico di un buttafuori , per le gravi lesioni subite da un artigiano forlivese e la refusione delle spese legali sostenute. La vicenda si verificò in una discoteca di Cesena nel settembre 2016. Ben sei anni, infatti, è il tempo che un forlivese 42enne - difeso dagli avvocati Giovanni Principato e Andrea Romagnoli,  parte civile nel processo,  ha dovuto attendere per avere giustizia di una brutale aggressione.

La vittima si trovava con amici quando venne trascinato fuori dai buttafuori in quanto accusato di aver provocato disturbo agli altri  clienti presenti sulla pista da ballo. Poco prima c'era stato un litigio verbale tra il gruppo del forlivese e un gruppo di stranieri che, ballando, a dire del forlivese urtavano gli altri occupanti la pista.  Per questo due addetti alla sicurezza del locale erano intervenuti e avevano trascinato il forlivese fuori dal locale. Secondo quanto ricostruto prima sarebbe stato spinto fino a perdere l'equilibrio e dopo essersi rialzato, fu violentemente colpito al volto da altro addetto, che intervenne  di lato.

Il potente colpo stordì immediatamente il cliente che cadde al suolo privo di sensi, picchiando  il capo contro l'asfalto. La scena fu cruente, tanto che - questo hanno raccontato i testimoni dell'episodio poi sentiti in sede dibattimentale davanti al giudice Serafini -si ebbe lì per lì come l'impressione di un colpo fatale, anche atteso il fatto che l'uomo rimaneva immobile dopo la caduta. Sono intervenute sul posto immediatamente le forze dell'ordine e l'ambulanza. La vittima ha riportato la prognosi iniziale 30 giorni, per "trauma cranico con coefficienti ematici diffusi, frattura della squama dell'osso occipitale e ferita lacero contusa del cuoio capelluto". Svariati e gravi i postumi della caduta patiti dall'uomo anche a distanza di anni: al Giudice forlivese, infatti, ha modo di spiegare come, da quella serata in poi, non fosse più stato in grado di percepire gli odori, conseguenza clinica che i medici avevano ricondotto al grave trauma cranico patito.

Ad incastrare il buttafuori, 32 anni di Cesena - difeso dall’ avvocato Antonio Baldacci -, oltre ad alcuni clienti identificati dagli agenti intervenuti, anche militari fuori servizio che si trovavano nel locale e che avevano osservato la scena poi approdata all'aula di Tribunale. Pertanto è stata emessa la sentenza di condanna dal giudice forlivese, che ha riconosciuto anche i gravi danni patiti dall'uomo, per la cui quantificazione dovrà però rivolgersi ad un giudice in sede civile. Riconosciuta intanto una provvisionale di 5 mila euro per le gravi lesioni subite.

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