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Cronaca

Prima aggredisce le passeggere del bus e poi una donna alla fermata con una bottiglia di vetro: arrestato un 30enne

La furia dell’aggressore si sarebbe scatenata prima sul mezzo pubblico e poi alla fermata del bus. Ferita una donna con prognosi di 10 giorni

Una furiosa aggressione sull'autobus, brandendo una bottiglia di vetro, che ha provocato gravi ferite ad almeno una passeggera. Questo è quanto è stato ricostruito dalla Polizia di Forlì, che poco prima delle 8 di giovedì è intervenuta al capolinea di via Tevere, dove era in sosta l'autobus della linea 4. Le Volanti della Questura sono intervenute rapidamente e hanno individuato il presunto aggressore, un nigeriano di 30 anni, in via Sapinia, cogliendolo in flagranza dopo che l'uomo avrebbe aggredito un’altra donna che aveva casualmente incontrato alla pensilina della fermata precedente al capolinea. 

Secondo la ricostruzione della Polizia, è emerso che il presunto aggressore sarebbe giunto in via Tevere a bordo del bus, e non sarebbe sceso nonostante la sosta prolungata del fine corsa. Durante l’attesa erano salite a bordo tre donne. L’uomo, a quel punto, avrebbe improvvisamente dato in escandescenza e aggredito una delle passeggere colpendola in varie parti del corpo con una bottiglia di vetro e causando un fuggi fuggi generale. Dopodiché il 30enne si sarebbe allontanato a piedi in direzione della fermata di via Sapinia, dove era presente, in attesa del mezzo pubblico, un’altra donna che aveva con sé il figlio di due mesi. L’uomo le avrebbe rivolto alcune parole, ma non ottenendo risposta avrebbe avuto uno scatto d’ira e l’avrebbe colpita ad una gamba utilizzando il coccio della stessa bottiglia di vetro già usata contro le passeggere del bus.

In quell’istante sono giunte le pattuglie della Polizia, dirette nel luogo della prima aggressione, cogliendo in flagranza il 30enne e fermandolo. Sul posto è giunta anche una ambulanza per soccorrere la donna, che presentava una lesione profonda e perdeva parecchio sangue. La malcapitata è stata trasportata al Pronto Soccorso e trattenuta in ospedale per approfondimenti clinici legati alle difficoltà di medicazione. La prognosi, al momento, è di 10 giorni di guarigione.

L’uomo è stato invece portato in Questura e arrestato per lesioni aggravate. Essendo sprovvisto di documenti è stato identificato attraverso le impronte digitali. Il 30enne sarebbe risultato incensurato, in regola col permesso di soggiorno e residente in città, sebbene da qualche mese  pare che avesse abbandonato il domicilio. Secondo la Polizia, l'uomo negli ultimi tempi si sarebbe reso protagonista di altri episodi meno gravi avvenuti a Milano e Venezia.

Venerdì si è svolta in Tribunale l’udienza di convalida dell’arresto, a conclusione della quale il Giudice, avvallando l’attività della Polizia Giudiziaria e accogliendo le richieste della Procura, ha disposto a carico dell’uomo la misura cautelare dell’obbligo di firma giornaliero in Questura. Oltre al reato di lesioni aggravate, il 30enne è indagato anche per porto di strumenti atti ad offendere, violenza privata e violazione delle norme sul soggiorno in riferimento alla mancata esibizione di documenti al momento della sua cattura.

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