Attacco dei lupi anche in pianura, vicino all'autostrada: sbranate 5 pecore
“Non sono un allevatore, ho un ettaro di terra tutto ben recintato con 5 pecore che tengo sempre nel recinto"
Una strage di pecore in piena pianura, sbranate da un branco di lupi. E' la disavventura capitata ad un residente in via Erbosa, tra Sant'Andrea di Forlimpopoli e via Cervese, a poche centinaia di metri dalla linea dell'autostrada A14. E' qui che un gruppo di 5 pecore sono state aggredite e uccise o ferite nella notte tra martedì e mercoledì scorso. Gli attacchi dei lupi sono piuttosto frequenti in montagna, ma ormai anche in collina fino alle porte di Forlì, come per esempio nella zona di Carpena di Magliano. Ma avvistamenti sono stati fatti anche a valle della via Emilia, vale a dire nella campagna di pianura, più densamente abitata.
Ed ora, appunto, un attacco ad un gregge. Spiega il proprietario: “Non sono un allevatore, ho un ettaro di terra tutto ben recintato con 5 pecore che tengo sempre nel recinto. Martedì sera era tutto regolare in stalla, mercoledì invece sono entrato e ho trovato due capi gravemente feriti all'interno della stalla. Uscito fuori ho trovato il montone e altre due pecore sgozzate, sventrate e divorate”. Il cittadino di via Erbosa ha allertato anche la forze dell'ordine, sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia. Delle due pecore ferite, una è stata abbattuta poco dopo, viste le gravi ferite che aveva al collo, l'altra a invece è stata dichiarata dal veterinario ancora adatta alla macellazione ed è stata infine macellata, mentre le altre 4 carcasse sepolte in terra.
A destare preoccupazione del residente è il fatto che la rete - integra su tutto il confine e alta 1 metro e 70 – è stata probabilmente saltata dal branco di lupi. “Ma questa è una zona molto abitata, siamo in piena pianura, girano i bambini e tante altre persone per strada. E' una situazione pericolosa”, spiega il residente. L'arrivo dei lupi sempre più a valle è un tema dibattuto da anni. Dal ripopolamento nelle zone di montagna, sugli Appennini, c'è stata una progressiva discesa lungo le valli fino alle porte di Forlì, ed ora è stata scavalcata la linea della via Emilia, dove d'altra parte già si trovano i caprioli, prede dei lupi. Per cui la sua presenza è ormai effettiva in aree con maggiore densità di popolazione.
Spiega il cittadino: “Secondo il veterinario, visto il tipo di aggressione violenta al collo delle pecore dovrebbe trattarsi di un piccolo branco di lupi giovani. Ho quest'ettaro di terra e le pecora dal 2006 e non era mai successo niente del genere”. Il problema è anche economico, a causa di indennizzi scarsi e che non ripagano del reale valore dell'animale ucciso. “Le pecore uccise hanno un valore di circa 1000-1500 euro, a cui si aggiungono 200 euro che ho pagato per la fossa realizzata con un escavatore. Ho già fatto richiesta di indennizzo in regione e sono in attesa di stima, ma mi hanno già fatto capire che si può ottenere 300-400 euro in totale al massimo ma solo se si ha una partita iva da azienda agricola, essendo un normale cittadino che ha 5 pecore non mi spetta nulla. Non mi pare giusto”.