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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Cà Ossi / Via Eugenio Curiel

Aggressione tra cani, il proprietario: "Non sono scappato, e basta con le leggende sui pitbull"

“Non sono scappato via, sono rimasto lì fino a quando è rimasto il padrone dell'altro cane. E anche il mio ha riportato delle ferite per le quali è stato necessario ricorrere al veterinario”

“Non sono scappato via, sono rimasto lì fino a quando è rimasto il padrone dell'altro cane. E anche il mio ha riportato delle ferite per le quali è stato necessario ricorrere al veterinario”: è quanto spiega il padrone del pitbull protagonista di una zuffa tra cani all'area di sgambamento del parco delle Stagioni, a Ca' Ossi nel pomeriggio di Pasquetta. La replica arriva dopo la ricostruzione dell'accaduto da parte della padrona di una Rhodesian Ridgeback di dieci anni, un episodio avvenuto intorno alle 17 di lunedì scorso nella zona verde di via Curiel. 

La zuffa tra i due cani ha provocato lesioni ad entrambi, in un'aggressione che è scoppiata nell'immediato, appena i due animali sono entrati in contatto. Ma oltre a questo il racconto dei due proprietari si fa divergente. Per la donna sarebbe stato il marito a separare i due cani, mentre per il proprietario del pitbull “Sono intervenuto io ed altri, mentre il padrone è rimasto a sedere. Ho messo io la mano in bocca alla mia pitbull, col rischio di ferirmi, per farle allentare la morsa, come poi ha fatto subito”.

Il problema, invece, per il proprietario del pitbull sarebbe accaduto prima: “Il mio era già dentro tranquillo e con altri due cani. Il regolamento dell'area di sgambamento prevede per chi entra di controllare prima se i cani vanno d'accordo. Invece i due cani quel pomeriggio si ringhiavano già da una parte all'altra della rete, tanto che ho detto più volte all'altro padrone di aspettare fuori per sicurezza, come d'altra parte è successo tante volte anche a me di attendere anche mezzora fuori dall'area di sgambamento se altri padroni non consideravano compatibili i cani”. E continua: “Nonostante questo, il padrone del Rhodesian è entrato lo stesso e appena ha liberato il cane è scattata la prevedibile zuffa tra i due”.

“Anche la mia cagna è finita dal veterinario con un buco in testa ed uno alla guancia e sta ancora prendendo una cura antibiotica, ed è stata traumatizzata dall'accaduto”, spiega il proprietario del pitbull. Che aggiunge: “E' stata svezzata da poco, è una cucciola di circa 25 chili, mentre il Rhodesian aveva dieci anni e 50 chili di peso. La mia è pacifica, cresciuta in casa e a contatto con bambini, perfino sottomessa ad un altro cane che abbiamo”. 

Entrambe le parti spiegano di avere testimoni e certificati veterinari per documentare l'accaduto. Ma su questo va oltre il proprietario del pitbull coinvolto: “Non ne faccio una colpa ai cani, neppure a quello della signora, che agiscono d'istinto. Il problema invece sono i padroni, che entrano nello sgambamento senza controllare la compatibilità coi cani ancora tenuti al guinzaglio. Ed io mai me ne andrei via scapando, come ha dichiarato la signora. Sono rimasto lì fino alla fine e il primo ad allontanarsi è stato il suo marito”. E poi conclude: “Bisogna sfatare anche il mito dell'aggressività dei pitbull, sono cani come gli altri. Il problema semmai è come vengono allevati dai loro padroni”.

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