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Incontri pubblici

Al Teatro Novelli si parla di comunità energetiche con l'economista Leonardo Becchetti

Il programma prevede l’intervento del prof. Leonardo Becchetti, economista e docente universitario, seguito dalla testimonianza di Giuseppe Dasti della Diocesi di Cremona

In occasione della Giornata diocesana per la tutela del creato, l’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro propone un incontro pubblico per giovedì, alle 20.45, presso il Teatro Novelli, in via Seganti, sul tema “Le comunità energetiche: una opportunità da cogliere”. Il programma prevede l’intervento del professor Leonardo Becchetti, economista e docente universitario, seguito dalla testimonianza di Giuseppe Dasti della Diocesi di Cremona.

“Le Comunità Energetiche – si legge su Sesto Giorno - non si riducono a una scelta tecnica, ma sono il frutto di un cammino spirituale e antropologico fatto insieme in questi anni come Chiesa in ascolto del territorio. Sono il sogno comune di una comunità che coopera e cammina insieme. Sono un modo concreto di riaffermare “l’ecologia integrale” proposta dalla Chiesa come nuovo modello di sviluppo umano e sostenibile, che ha anticipato le agende dei Governi del mondo sull’urgenza di guarire il pianeta dalle minacce del riscaldamento globale, dall’inquinamento e delle tante dimensioni dell’insostenibilità ambientale”.

Se volessimo trovare una definizione, le comunità energetiche “sono un insieme di persone che uniscono le forze, con il desiderio comune di autoconsumare e condividere energia proveniente da fonti rinnovabili disponibili localmente”. Se il prof. Becchetti esporrà il concetto in termini generali e di principio, partendo, appunto, dalla definizione, l’ingegner Dasti andrà sul concreto, raccontando i quattro progetti pilota già avviati nella sua Diocesi.

“Il mondo grida - ha dichiarato nel luglio scorso il vescovo di Cremona mons. Antonio Napolioni, in sede di presentazione del progetto - e siamo noi che dobbiamo invertire la rotta. È questione vitale quella di un’economia diversa più a misura di tutti, con più giustizia, condivisione e rispetto dei limiti e della sostenibilità. Siamo di fronte - ha aggiunto - ad un’occasione epocale per esercitare il compito originale dell’umanità: servirsi del creato servendo il creato, in un dialogo rispettoso e in un’armonia possibile”.

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