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Cronaca

Alberi di corso Diaz, consegnate al sindaco 2.329 firme per fermare gli abbattimenti

Il progetto di riqualificazione di corso Diaz, prevede che vengano abbattuti in totale 17 alberi (di cui 15 bagolari, tranne i due davanti alla chiesa di Ravaldino, e 2 alberi di Giuda) e trapiantate le lagerostroemie

Sono 2.329 le firme raccolte dal comitato “Giù le mani dagli alberi di Forlì”. Martedì sono state consegnate al sindaco di Forlì, Davide Drei,  con la richiesta di fermare l'abbattimento degli alberi in corso Diaz. Il progetto si era interrotto già una volta, con la precedente amministrazione. I firmatari considerano il progetto comunale  “inaccettabile e dannoso per la qualità della vita e la bellezza della nostra strada. Ci siamo subito mobilitati – spiegano - noi abitanti di Corso Diaz con molti negozianti della strada, aiutati dagli ambientalisti, abbiamo avviato una raccolta di firme sotto una petizione che ha come punto centrale la conservazione e la tutela dei nostri bagolari, oltre ad indicare altre misure idonee a gestire meglio il verde cittadino”.

Il progetto di riqualificazione di corso Diaz, prevede che vengano abbattuti in totale 17 alberi (di cui 15 bagolari, tranne i due davanti alla chiesa di Ravaldino, e 2 alberi di Giuda) e trapiantate le lagerostroemie (le piante di dimensioni più ridotte con le fioriture rosa). Li sostituiranno dai 50 ai 60 peri da fiore. Il numero esatto si vedrà in corso d'opera a seconda di quello che si troverà sotto. I nuovi alberi saranno piantati con un altezza di già 2,5 metri circa ed una circonferenza di oltre 20 centimetri, e possono arrivare fino a 10 metri. Il costo totale dell'operazione è di 150mila euro, comprese le griglie sotto le alberature, che hanno un prezzo elevato.

Alberi di corso Diaz, la consegna delle firme (foto A.Salieri)

In 2 settimane circa bel 2329 cittadini hanno sottoscritto la petizione, 1524 firme solo nei primi 8 giorni. La maggior parte di esse è stata raccolta in corso Diaz nel banchetto di fronte alla Chiesa di Ravaldino e nei negozi e bar della strada. "I più convinti sono stati gli anziani che con determinazione hanno costantemente manifestato la loro contrarietà ai propositi del Comune - spiegano dal gruppo spontaneo "Giù le mani dagli alberi di Forlì" -. Fra i firmatari non mancano i nomi importanti e le persone qualificate: il Comune potrà prenderne visione consultando i modelli allegati. E ci auguriamo che vorrete prenderne atto, con il rispetto e l’attenzione che l’impegno profuso e la coscienza civica dimostrata meritano".

"Questi alberi sono sanissimi, non risulta che abbiano provocato particolari danni e le ragioni per cui sono apprezzati da tutti dipendono dalla qualità dell'aria che assicurano, dalla frescura che riescono a procurare alle case e ai negozi, alla bellezza che donano alla nostra strada che non ha pavimentazioni dissestate né cedimenti - viene evidenziatno dal comitato -. I discutibili criteri estetici alla base del progetto che vorrebbero avere alberi tutti uguali,  di dimensione contenuta , magari di un tipo che richiede trattamenti ( i peri da fiore ) è del tutto fuorviante: la diversità è più apprezzabile dell'uniformità ripetitiva, soprattutto come in questo caso, con alberi di grande taglia accanto ai quali sarebbe stato bene negli anni mettere nuove piante in sostituzione di quelle abbattute".

Per il gruppo spontaneo, "la “riqualificazione “ prospettata, con alberelli di modesta taglia trasformerebbe la strada in un canyon urbano nel quale il riverbero del calore provocato dalle case surriscaldate renderebbe l’ambiente poco sopportabile. Ora nessuno necessita di climatizzatori che verrebbero invece inevitabilmente istallati dopo i tagli. Del tutto fuori luogo poi l’idea di riportare la strada alle condizioni degli anni 30, come dichiarato: le condizioni climatiche non sono più quelle, la città, contornata dal cemento ed invasa dalle auto d’estate è surriscaldata e ogni intervento richiede, invece di tali nostalgiche aspirazioni, che debbano essere considerati tutti gli aspetti in campo, da quelli microclimatici agli effetti che potrebbero determinarsi per la popolazione, in particolare quella anziana, ai aspetti sanitari, a quelli energetici eccetera. Nulla di tutto questo è stato fatto, per accontentarsi di visioni obsolete o del solo conforto di qualche vivaista".

"Tantomeno sono stati messi in campo i costi economici delle future manutenzioni, degli annaffiamenti, dei “trattamenti” che il nuovo intervento richiederebbe né sono stati comparati con quelli che richiederebbe la cura delle attuali alberature - continuano dal comitato -. L’amministrazione ha annunciato un Incontro con i cittadini. Ci chiediamo a cosa serva, visto che ancora una volta arrivano dopo avere già deciso tutto, con tanto di costoso appalto aggiudicato in modi che non è dato modo di conoscere, con una gara definita “informale”, procedura ignota e soprattutto estranea al codice degli appalti che richiede gare anche per importi decisamente inferiori. L'incontro lo ha fatto già l'assessore un anno e mezzo fa e ad esso hanno partecipato centinaia di cittadini : ci pare che sia stato una catastrofe per l'Amministrazione. Si pensa forse che questa volta possa andare meglio?".

Il gruppo spontaneo invita l'amministrazione "ad accantonare il progetto, a destinare ad altro scopo i soldi e fare una manutenzione molto ben fatta e rispettosa delle piante esistenti, rimettendo a dimora degli alberi nelle piazzole ora vuote. Invitiamo infine l’Amministrazione ad abbandonare certe velate minacce, sostenendo che se il progetto dovesse saltare per 10 anni non si farebbe più nulla nella nostra strada. E’ un modo di interloquire che respingiamo con la stessa fermezza con cui respingiamo i tagli che vorrebbero imporci".

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