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Cronaca

Alea si rafforza, il capitale sociale sarà portato a 6 milioni: "Svincoliamo le garanzie bancarie"

L'aumento permette di formalizzare la nuova categoria di 'azioni E', attraverso le quali ogni Comune è rappresentato con la propria quota nel capitale sociale

Aumento di capitale sociale a sei milioni di euro in arrivo, tramite Livia Tellus Holding, per Alea Ambiente, la società in house che gestisce la raccolta dei rifiuti a Forlì e in altri 12 Comuni della provincia. L'operazione, spiega giovedì pomeriggio in commissione l'assessore al Bilancio Vittorio Cicognani, era prevista nel Piano economico-finanziario e budget iniziali, e permette di formalizzare la nuova categoria di 'azioni E', attraverso le quali ogni Comune è rappresentato con la propria quota nel capitale sociale.

Le 'azioni E', inoltre, permettono, una volta assicurato in accordo con Atersir il controllo analogo, a un socio di uscire dalla Holding pur continuando a partecipare la società in house. Una volta approvato l'aumento di capitale, verrà dato mandato al cda di Alea di "andare dalle banche per svincolare le garanzie prestate", dato che, argomenta Cicognani, "il debito è stato abbondantemente rimborsato e la società ha la capacità finanziaria necessaria". Ci sono anche una serie di modifiche allo statuto di Livia Tellus Holding funzionali all'aumento del capitale sociale e alle osservazioni della Corte dei conti.

La società, prosegue l'assessore rispondendo alle domande di Giorgio Calderoni di Forlì e co, "non ha problemi di casa e i sei milioni di capitale sociale sono sufficienti per fare tutto". Il terzo Ecocentro, aggiunge, è stato candidato ai fondi Pnrr, ma i termini di quel bando sono stati prorogati e ciò "potrebbe andare a nostro discapito, con più tempo a disposizione di altri soggetti per partecipare". Per quanto riguarda il nuovo direttore di Alea, c'è tempo fino al 20 dicembre per presentare domanda al bando pubblicato a fine dicembre e si conta di chiudere l'iter di selezione entro la fine di giugno.

L'aumento di capitale sociale, sottolinea il direttore di Livia Tellus e Alea Angelo Erbacci va a "riequilibrare in termini patrimoniali il conferimento fatto dai singoli soci con le azioni possedute". Per esempio Forlì è al 78,3% delle quote pur avendo versato per oltre l'88%. Dunque, ribadisce Erbacci, "si riequilibra il capitale sociale rispetto all'apporto reale dei Comuni a loro maggiore tutela". Questa operazione, commenta il capogruppo di Forza Italia Lauro Biondi, al di là delle intenzioni su Livia Tellus, "consente ad Alea di spiccare il volo. Deve migliorare la sua attività e ora è nelle condizioni di farlo". (Agenzia Dire)

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