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Cronaca Meldola

All’irst un focus sulle terapie radiometaboliche dei tumori gastro-entero-pancreatici

Venerdì e sabato l’Irst ospiterà, infatti, specialisti internazionali provenienti da Istituti di ricerca europei ed extra-europei per parlare del tema della terapia radiometabolica recettoriale personalizzata per i tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero-pancreatico (GEP-NET)

L’Istituto Tumori della Romagna apre le porte a un seminario di caratura internazionale dal titolo: “New Therapies for Rare Disease: terapia radiometabolica recettoriale". Venerdì e sabato l’Irst ospiterà, infatti, specialisti internazionali provenienti da Istituti di ricerca europei ed extra-europei per parlare del tema della terapia radiometabolica recettoriale personalizzata per i tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero-pancreatico (GEP-NET).

Sette i Paesi che faranno parte dell'iniziativa: Italia, Danimarca, Olanda, Germania, Inghilterra, Austria, Turchia con la partecipazione delle Associazioni di pazienti per la patologia oggetto di studio. Le due giornate di lavoro saranno scandite da 4 sessioni. L'apertura è dedicata agli interventi istituzionali di saluto e d’inquadramento del contesto “Horizon 2020”, programma siglato a Bruxelles destinato al finanziamento della Ricerca e dell’Innovazione, con la partecipazione di rappresentanti del Ministero della Salute e di altre istituzioni nazionali, regionali nonché europee. Seguiranno relazioni tecniche da parte di tutti i ricercatori coinvolti.

L'incontro scientifico segnerà la partenza di un Progetto Europeo più ampio, sotto il coordinamento di Giovanni Paganelli, Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Nucleare Irst Irccs, nell'ambito del programma “Horizon 2020”. La due giorni sarà, infatti, occasione per la stesura di un protocollo europeo condiviso che permetterà la realizzazione di uno studio internazionale multicentrico con l’obiettivo di produrre Linee Guida di trattamento comuni, in linea con quanto esplicitato nel “Piano Nazionale sulle malattie rare 2013-2016” del Ministero della Salute e nel Decreto Legge sull’ “Assistenza Transfontaliera”, nei quali s’incoraggia la costruzione di una Rete Europea di riferimento attraverso l’individuazione dei  Centri di expertise per scambiare dati, campioni e immagini anziché movimentare i pazienti nei vari Paesi della Comunità Europea.

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