rotate-mobile
Diocesi

"Alla Luce della Speranza": gli scritti di Annalena Tonelli letti su Youtube e Facebook

A partire da domenica, alle 20, a cadenza quindicinale, verranno letti alcuni testi della missionaria forlivese sulla pagina Facebook e sul canale Youtube collegati al sito ‘AnnalenaTonelli.it’.

“Sono quasi passati vent’anni da quando Annalena è ‘andata più avanti’: adesso vogliamo raccontare il suo pensiero e la sua vita in maniera autentica, ‘Alla Luce della Speranza’”. Il Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo, unitamente a Centro Missionario diocesano Forlì-Bertinoro, Centro per la Pace Forlì e Compagnia “Quelli della via” intendono ricordare la missionaria forlivese, barbaramente uccisa il 5 ottobre 2003 a Borama, in Somaliland, con un’iniziativa suggestiva ed originale.

A partire da domenica 2 aprile, alle 20, verranno letti alcuni suoi testi su Facebook e Youtube. “In questi primi episodi - comunica Andrea Saletti, nipote della volontaria - cominceremo proprio dal 1969, l’anno in cui Annalena arriva in Kenya”. Nel corso del 2023 vari lettori si uniranno a Saletti, a Quelli della Via e agli altri promotori dell’evento, nell'interpretare i suoi scritti, che toccano una molteplicità di tematiche sempre attuali, dalla fede alla pace, al dialogo, al modo di interpretare la missione, la cooperazione e il servizio. Non potrà certo mancare la “care”, l’attenzione per quelli che lei definiva i “brandelli di umanità ferita”, fino alla sua lotta non violenta contro tutto ciò che tiene al buio il cuore degli uomini. Il 1° dicembre 2001, durante un convegno sul volontariato al quale era stata invitata, svolto presso l’Aula Nervi in Vaticano, Annalena raccontò così della sua vita: “Scelsi di essere per gli altri, i poveri, i sofferenti, gli abbandonati, i non amati, che ero bambina e così sono stata e confido di continuare fino alla fine della mia vita. Volevo seguire solo Gesù Cristo. Null’altro mi interessava così fortemente: Lui e i poveri in Lui. Per Lui feci una scelta di povertà radicale […] I piccoli, i senza voce, quelli che non contano nulla agli occhi del mondo, ma tanto agli occhi di Dio, hanno bisogno di noi e noi dobbiamo essere con loro e per loro”. La martire della carità rivivrà a cadenza quindicinale a partire da domenica 2 aprile, sulla pagina Fb “Annalena Tonelli, giardiniera di uomini” e su Youtube nel canale “Annalena Tonelli - Io sono nessuno - I'm nobody”, entrambi collegati al sito “www.annalenatonelli.it”.

Nulla è lasciato al caso, neanche l’orario di lettura: “Abbiamo scelto le 20 - precisa Saletti - perché Annalena scriveva spesso di notte, alla luce di una lampada ad olio o direttamente sotto quella della luna. Ma la vera luce, sotto cui ha agito e scritto, è stata quella della speranza, che non è ottimismo, ma proprio la certezza che tutto avrebbe trovato un significato profondo, quindi un orientamento dello spirito e del cuore, nella fede”. Nata a Forlì nel 1943, Annalena Tonelli iniziò da giovanissima e a dedicarsi ai poveri della sua città, in particolare ai bambini e alle famiglie del famigerato “Casermone” di via Romanello: “Per quella bidonville della mia città natale – scriverà lei stessa - io persi la testa impazzendo d’amore per prostitute, ladri, manutengoli, usurai, bambini non amati, handicappati fisici, tenuti nascosti, disoccupati, “barboni” non per vocazione; quella bidonville bruciava in un incendio d'amore il mio cuore”. In parallelo frequenta anche il gruppo di preghiera di don Arturo Femicelli presso la chiesina del Miracolo, in via Cobelli.

Nel 1963 contribuisce a fondare il “Comitato per la lotta contro la fame nel mondo”, che la aiuterà sempre negli anni per le sue iniziative in Africa. Dopo essersi laureata in giurisprudenza, nel 1969 parte per Wajir, in Kenya, sua prima destinazione africana, al confine con la Somalia. Lì in poco tempo attiva un centro di riabilitazione e cura, il “Rehabilitation Centre for the Disabled”, che crescerà negli anni includendo malati terminali, disabili e tubercolotici. A causa della sua denuncia delle violente repressioni da parte dell'esercito keniano verso le popolazioni somale presenti nell'area di Wajir, Annalena è costretta a lasciare il paese. Nel 1987 inizia la sua azione in Somalia, dove sarà presente in fasi diverse fino al suo assassinio, nel 2003, conducendo importanti programmi a favore delle donne, contro l'infibulazione, la cura della cecità e della tubercolosi. “Annalena – conclude Andrea Saletti presentando ‘Alla Luce della Speranza’ - ha testimoniato con la vita, senza segni esteriori, la verità del Vangelo che si rivela nell’Amore”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Alla Luce della Speranza": gli scritti di Annalena Tonelli letti su Youtube e Facebook

ForlìToday è in caricamento