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Cronaca

Si torna a cantare la Divina Commedia: alla Pieve di Polenta l'anteprima di BandaDante

Il progetto della “BandaDante” nasce dalla collaborazione tra l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, diretta dal maestro Ambrogio Sparagna e il poeta Davide Rondoni

Domenica la Pieve di Polenta ha ospitato l’anteprima della BandaDante, concerto viandante dei vivi, dei morti e dei tipi danteschi, a cura di Ambrogio Sparagna e del poeta Davide Rondoni. Ospite della serata è stata la cantautrice Roberta Giallo. Il progetto della “BandaDante” nasce dalla collaborazione tra l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, diretta dal maestro Ambrogio Sparagna e il poeta Davide Rondoni.

Alla Pieve di Polenta l'anteprima di BandaDante

La ripartenza del Museo Interreligioso di Bertinoro avviene nel segno di Dante, della poesia e della musica. L’anteprima del progetto della “BandaDante” segna il riavvio delle attività culturali dell’esposizione museale bertinorese che nel 2020 compie i quindici anni di attività. La ripartenza assume un valore particolare, con l’avvio del progetto della “BandaDante” inserita nel programma della IV edizione del Festival della vita in ricerca, con l’obiettivo di consolidare il ruolo del Museo Interreligioso come spazio di elaborazione culturale e non solo come semplice sede espositiva.

Nell’imminenza del VII centenario della scomparsa di Dante, il progetto della “BandaDante” nasce dalla volontà di tornare a cantare la Commedia come la cantava il popolo formato da pastori, contadini, uomini umili che hanno sempre sentito il senso profondo dell’opera dantesca. Un ulteriore obiettivo del progetto supera la ricorrenza del centenario dantesco e intende condividere con il pubblico il rapporto fecondo tra l’opera dantesca e gli artisti; un rapporto a volte dimenticato a livello accademico e ufficiale. Per questo, in occasione dell’anteprima della “BandaDante”, hanno partecipato con letture delle loro opere i poeti Gianfranco Lauretano, Isabella Leardini, Eva Laudace, Matteo Zattoni e Martina Capezzuto, testimoniando come le questioni sollevate da Dante nella Commedia, non sono riservate ai pochi addetti ai lavori, ma soprattutto conservano intatta la loro forza generativa parlando all’uomo di ogni tempo.

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