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Cronaca

Alla scoperta della storia del 'beato' Antonio da Fano: nell'equipe anche l'antropologo fisico Mirko Traversari

Il corpo parzialmente mummificato è stato oggetto ad accertamenti radiologici alll’ospedale Engles Profili di Fabriano (Ancona)

Un’equipe scientifica, coordinata dal dottor Luca Ventura, fra i massimi esperti di paleopatologia in campo nazionale, che ha visto la collaborazione del dottor Mirko Traversari, antropologo fisico, è stata chiamata ad analizzare un paziente particolare. Il 'beato' Antonio da Fano, francescano morto nel XV sec. Confessore del Re di Aragona Alfonso e Oratore presso papa Martino, beato per la pietà popolare ma non ufficialmente dalla Chiesa, morì a circa 45-49 anni e, considerato che il suo decesso dovrebbe aggirarsi attorno al 1435, si tratta un'aspettativa di vita molto elevata per quel tempo.

Il corpo parzialmente mummificato è stato oggetto ad accertamenti radiologici alll’ospedale Engles Profili di Fabriano (Ancona), grazie alla collaborazione dell’Unità operativa di Radiologia diretta da Francesco Tei. L’analisi autoptica è stata poi condotta nei locali dell’eremo francescano di Val di Sasso, a Valleremita, dove si trovava da alcuni mesi.

“E’ sempre una forte emozione oltreché un gran privilegio - dice Traversari -. L’essere chiamati a studiare e, come nel caso di Antonio da Fano, cercare di fare luce su pagine di storia per certi verso ancora ignote. Si sa ancora molto poco di questo insigne francescano e speriamo che le nostre indagini possano favorire una nuova riscoperta di questa preziosa personalità”.

Traversari, ancora impegnato nello studio delle reliquie di San Mercuriale, aggiunge che "lo studio sul nostro patrono cittadino, sono ancora in corso", aggiungendo che "l’autunno porterà nuovi importanti aggiornamenti scientifici su di esso e nuovi progetti cittadini".  

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