rotate-mobile
Lunedì, 2 Ottobre 2023
Alluvione e danni

Alluvionati anche i terreni confiscati per i reati di usura: asfissia radicale per i noci. Ma anche progetti da ripensare

Prima dell’alluvione, era prevista la demolizione e costruzione di un nuovo fabbricato da usare per laboratori e serre: un progetto non più realizzabile

Un mese fa, a seguito del disastro climatico che ha colpito la Romagna, Libera Emilia-Romagna ha lanciato una raccolta fondi - Tin Bota - per sostenere due importanti presidi di solidarietà e legalità che da tempo lavorano sul territorio romagnolo: le Cucine Popolari di Cesena e la cooperativa sociale ForB di Forlì.  Un mese dopo qual è la situazione delle due realtà?

ForB

La cooperativa sociale ForB di Forlì gestisce immobili e terreni confiscati per reati di usura e assegnati, in concessione gratuita mediante convenzione, dal Comune di Forlì. L’acqua che ha allagato i terreni ha provocato problemi di asfissia radicale per i noci; l’impianto di irrigazione dell’orto sarebbe da ripristinare, compresa la cisterna di decantazione e scorta che è stata completamente divelta. Prima dell’alluvione, era prevista la demolizione e costruzione di un nuovo fabbricato da usare per laboratori e serre: un progetto non più realizzabile e su cui si sta pensando, insieme ai tecnici, come procedere tenendo in considerazione gli effetti della crisi climatica. Il terreno, invece, è tuttora completamente allagato: il terreno è il naturale bacino del fiume e, anche in questo caso, bisogna capire come poter procedere. 

Cucine Popolari di Cesena

Le Cucine Popolari di Cesena, inaugurate il 14 febbraio 2022, hanno dovuto interrompere la loro attività il 16 maggio del 2023 a causa dell’alluvione che ha colpito la Romagna e Cesena. Fino a quel giorno le cucine preparavano, ogni giorno, un centinaio di pasti destinati alle persone più fragili della città e dei dintorni. Le cucine erano un posto dove le persone più in difficoltà si sedevano accanto a persone meno fragili e si mangiava tutti insieme. Chi poteva permetterselo all’uscita lasciava qualcosa contribuendo in questo modo al sostentamento dell'associazione.  I locali presso cui Cucine Popolari erano in affitto sono ora fuori uso. Ma l’associazione non si è arresa: dal 30 maggio, su richiesta del Comune e collocati presso un centro sociale, i volontari delle Cucine preparano e consegnano i pasti agli alluvionati. Servono però fondi per acquistare tutte le attrezzature, i servizi, il pulmino che sono andati distrutti. L’impegno è quello di riaprire quanto prima. 

La campagna prosegue

Le realtà colpite dall’alluvione non sono ancora riuscite a riprendere le rispettive attività, ci vorrà tempo e sostegno: la campagna fondi “Tin Bota” procede.

Le coordinate bancarie per aderire alla campagna di raccolta fondi “Tin bota”: IT51V0538702400000002024879
Causale: TIN BOTA
Conto corrente intestato a Libera Emilia Romagna

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alluvionati anche i terreni confiscati per i reati di usura: asfissia radicale per i noci. Ma anche progetti da ripensare

ForlìToday è in caricamento