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Alluvione, gli aiuti

Alluvione, dal Comune 2 milioni tra donazioni e fondi: "Accesso al credito con prestiti e mutui agevolati”

Le risorse del Comune saranno destinate agli istituti bancari in favore dei cittadini alluvionati. L’assessore al Bilancio: “Non a una distribuzione a pioggia"

“Sono in corso incontri con gli istituti bancari per intervenire sulla leva del credito e per la creazione di prestiti agevolati a tasso zero a favore dei cittadini alluvionati, grazie alle donazioni ricevute dal Comune, pari a un milione e 100mila euro, alle quali aggiungeremo altri 2 milioni di fondi comunali”. Queste le parole del sindaco, Gian Luca Zattini, ad aprire quello che, di fatto, è stato il primo confronto tra l’amministrazione comunale, i coordinatori dei comitati quartieri e gli enti territoriali, a seguito dell’alluvione del 16 maggio.

Un incontro di quasi tre ore che si è tenuto nel tardo pomeriggio di mercoledì nella sala del consiglio comunale, al quale erano presenti i coordinatori comitati di quartiere colpiti dagli eventi alluvionali, i rappresentanti del Consorzio di Bonifica, della Protezione Civile, dell’Agenzia del Territorio della Regione Emilia-Romagna e di Alea Ambiente.  Una decisione, quella di destinare le donazioni pervenute al Comune di Forlì e collegate all’alluvione, per un importo di 1 milione e 100 mila euro, agli istituti bancari e che diversamente, “se ripartite su 3-4mila famiglie, raggiungerebbero una cifra di circa 315 euro a famiglia che poco inciderebbe - ha precisato l’assessore al Bilancio, Vittorio Cicognani nel corso del consiglio comunale di giovedì -. Quindi stiamo dialogando con il sistema bancario per realizzare una forma di garanzia da parte del Comune, insieme ad altri soggetti come la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, per garantire mutui tra i 10 e i 20mila euro, con altri fondi che possono abbattere il tasso di interesse. Parliamo di un mutuo con pre-ammortamento di 18 mesi, limitando così l’incidenza del tasso di interesse, per fare da ponte in attesa dell’arrivo dei ristori da parte dello Stato. Se in 18 mesi arrivassero risorse significative sarebbe possibile rimborsare il mutuo senza spese”.

Invece, le ulteriori donazioni dedicate ad un determinato intervento da parte del donatore, ricevute dal Comune sono così ripartite: 500mila euro de La7 sono destinati al ripristino del Parco urbano, 300mila euro di Conad sono i fondi per il recupero della palestra di via Isonzo e 45mila euro della Cgil vanno al parco ai Romiti. La criticità dell’archivio comunale, "una costo molto importante per noi", spiega Cicognani, sarebbe stata risolta con un emendamento al decreto alluvione in sede parlamentare.

Non sono mancate, durante il consiglio comunale, le critiche dell’opposizione per la strada scelta dall’amministrazione nella destinazione dei fondi. “Manca ancora il censimento delle famiglie - ha detto il consigliere del Partito Democratico, Matteo Zattoni -. Cosa può pensare di questa gestione una famiglia che non vuole accendere un mutuo? I cittadini difficilmente capiranno questo tipo di percorso. Sotto traccia leggiamo la sfiducia nell'azione del Governo e stupisce perché parliamo di un Governo della vostra parte politica”.

“Si tratta di soldi dei forlivesi donati per gli alluvionati - rincara Federico Morgagni, del gruppo Forlì e Co. - da destinare a chi ha bisogno, non agli istituti bancari. Farlo sarebbe uno schiaffo a chi ha subito i danni dell’alluvione. Se parliamo di interventi di accesso al credito agevolato, siamo d'accordo per farli a favore delle imprese, ma con fondi del Comune”.

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