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Cronaca San Benedetto / Via Pelacano, 128

Alluvionato anche un "cimelio della panificazione" e la rivendita di pane ora rischia di non ripartire più

Un forno  storico rischia di sparire a causa dell'alluvione. E' stato completamente sommerso dall'acqua e ora è chiuso

Un forno  storico rischia di sparire a causa dell'alluvione. Il panificio "Agatensi", ex Giunchi, in via Pelacano 128 è stato completamente sommerso dall'acqua e ora è chiuso. A interessarsi del negozio con laboratorio con un po' di tristezza e nostalgia sono Loretta Poggi, coordinatrice del Quartiere, preoccupata che non riapra più il panificio, e l'ex gestore, Vanni Giunchi, ancora proprietario dei muri, che ricorda come all'interno del panificio ci sia un forno del 1950, realizzato quando i suoi genitori iniziarono l'attività.

"Era finita da poco la guerra e i miei genitori iniziarono l'attività di fornai - ricorda il signor Giunchi - Si tratta di un forno di origine tedesca, un blocco in porfido come si faceva una volta. Lì c'è tutta la mia vita, la storia del nostro panificio, io non sono mai riuscito ad abbatterlo". Infatti il forno già da alcuni anni non viene più usato perchè la tecnologia cambia e ora ci sono forni nuovi, in altro materiale. Quel panificio, infatti, dove una volta si sfornava il pane fresco alle 4 di mattina e il profumo della cottura si spandeva tutta intorno alle case, da quando ha cambiato gestione è diventato  rivendita di pane.

"Ad aprire il forno erano stati i miei genitori, Dino e Gigliana, io dopo la quinta elementare ci sono andato a lavorare - spiega Vanni Giunchi - Ci ho lavorato fino al 1967. Poi, quando avevo poco più di 20 anni, ho ripreso a studiare. Mi sono diplomato, ho preso il brevetto per pilota di aereo, ma alla fine ho lavorato in banca. E comunque tutti i venerdì sera andavo ad aiutare finché non l'abbiamo dato in gestione".

Ora che l'alluvione ha coperto il forno con oltre un metro di acqua e melma si chiedono tutti cosa ne sarà. Fortunatamente i muri sono salvi e la struttura non ha subito danni, ma ovviamente dipende da cosa ne vorrà fare l'attuale gestore, se si sentirà di riaprire e magari ristrutturare oppure lascerà tutto. A chiederselo, infatti, è anche la coordinatrice del quartiere, preoccupata per l'eventuale perdita di un punto di riferimento importante per tutta la zona. "Io sicuramente non riesco ad abbatterlo -  spiega Vanni - ma capisco se l'attuale gestore, volendo rimettere a posto l'interno e ricominciare l'attività, avesse intenzione di installare un forno più nuovo e tecnologico. Non dico nulla, perché spetta a lui. Io ho quasi ottant'anni, e dico solo che quel forno è un pezzo storico, un pezzo anche della mia vita. Se volesse lasciare cosa ne farò? Non lo so, ci penserò. Io, come detto sono vicino agli ottanta, purtroppo l'alluvione ha portato a tutti tanti cattivi pensieri, dormiamo male e ci svegliamo peggio. Ora abbiamo voglia solo di dimenticare". 

forno via pelacano alluvionato

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