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Cronaca

Il bollettino: in 3.100 hanno dormito nelle palestre e nei centri di accoglienza. Ancora 34mila utenze senza energia

Ancora presto, per il presidente della Regione Stefano Bonaccini, parlare della conta dei danni: “Ci attiveremo per i danni pubblici e privati nel giro di qualche giorno"

Proseguono le operazioni per mettere al sicuro chi si trova in abitazioni a rischio. Attualmente sono oltre 3.100 le persone che hanno trovato accoglienza presso sedi allestite dai Comuni,  di cui 2.500 nel ravennate, 420 nel bolognese, 200 nel forlivese-cesenate e 7 nel riminese. È questo l’ultimo aggiornamento dell’emergenza che sta colpendo l’Emilia-Romagna. Mentre è in corso di verifica il numero delle persone evacuate, sicuramente superiore a 10mila. Di queste 4 mila solo nel bolognese, alle quali si aggiungono svariate migliaia nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna.

“L'uso di palestre e dei punti di accoglienza deve essere un'accoglienza temporanea – spiega l'assessora alla Protezione Civile Irene Priolo -, poi lavoreremo per chi non può rientrare in casa con soluzioni diverse come richiesto dalla dignità delle persone”. Altra priorità, dice Priolo, è “l'assistenza alla popolazione dell'Appennino, dove ci sono frazioni isolate, specialmente nel'Appennino forlivese e cesenate”. 

Ancora presto, per il presidente della Regione Stefano Bonaccini, parlare della conta dei danni: “Ci attiveremo con la rendicontazione dei danni pubblici e privati nel giro di qualche giorno. C'è anche da mettere al riparo i lavoratori (con la cassa integrazione, ndr), il settore dell'agricoltura è drammaticamente segnato, poi il secondo livello sono i rimborsi per cittadini e imprese, per quello che il Governo vorrà e potrà dare, infine c'è il tema della ricostruzione dei territori, alcune strade sono proprio da rifare”.

Presente in Regione, con Bonaccini, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che spiega: “Aspettiamo martedì per i provvedimenti anche per avere un quadro completo della situazione e delle necessità. Non conosciamo l'ammontare della necessità finanziaria, ma non ne faccio una questione di carattere finanziario, quanto si stanzia è successivo al calcolo delle necessità”.

Per domani, venerdì, intanto viene confermata l’allerta rossa per criticità idrauliche sulle pianura e collina bolognese;  su bassa collina, pianura e costa romagnola. Arancione invece per montagna romagnola, oltre che per collina emiliana centrale, pianura modenese e ferrarese. Per quanto riguarda le criticità idrogeologiche, l’allerta è arancione per montagna, collina, pianura e costa romagnole; montagna e collina bolognese; montagna e collina emiliana centrale. I comuni coinvolti salgono a 42, da Bologna a Rimini.

Sono 34 mila le utenze al momento disalimentate dalla rete elettrica tra le province di Forlì-Cesena e Ravenna. Sono in azione le task force di Enel. I soccorsi vedono impegnati anche 562 Vigili del fuoco arrivati da fuori regione, oltre 250 in più rispetto a ieri, mercoledì, dotati di oltre 125 automezzi. 

Risultano al momento totalmente chiuse oltre 200 strade tra comunali e provinciali. Il conto provvisorio è di 190 in provincia di Bologna, 9 in provincia di Forlì-Cesena, 1 nella provincia di Ravenna e 5 nel riminese. Quasi 160 quelle chiuse parzialmente: 104 nel bolognese, 22 nella provincia di Forlì Cesena, 23 nel ravennate e 8 nel riminese. Chiuso parzialmente anche la A1 a Sasso Marconi (direzione sud) per smottamento di un versante: è aperta una sola corsia.

Oltre 280 le frane, di cui 120 particolarmente importanti in 58 comuni. Oltre 100 in provincia di Forlì Cesena: ben 71 a Modigliana, altre 5 rispettivamente a Dovadola e Predappio. E ancora: Tredozio, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Roncofreddo, Bertinoro, Meldola, Portico e San Benedetto, Premilcuore e Rocca San Casciano. Circa 90 in provincia di Ravenna: ben 75 a Casola Valsenio; colpite anche Brisighella e Riolo Terme. Una decina in Provincia di Rimini: Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria, San Leo, Montescudo-Monte Colombo.
 

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