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Alluvione e danni

Dallo tsunami di fango all'onda della solidarietà, l'imprenditore non si piega davanti all'alluvione: "Non si demorde, ma il governo non ci lasci soli"

Lo tsunami di fango che si è abbattuto il 16 maggio scorso in una vasta area di Forlì non ha risparmiato via Padulli, dove si trovano diverse attività produttive. Qui c'è il quartier generale di "Fiori in Forlì" della famiglia Forcellini

L'acqua ha superato abbondantemente il metro d'altezza, toccando quota 130 centimetri. Lo tsunami di fango che si è abbattuto il 16 maggio scorso in una vasta area di Forlì non ha risparmiato via Padulli, dove si trovano diverse attività produttive. Qui c'è il quartier generale di "Fiori in Forlì" della famiglia Forcellini, con papà Claudio al timone dell'attività insieme ai figli Alex e Riccardo. Il capannone ha subìto ingenti danni e servirà tempo per ripartire. Ma alla devastazione dell'alluvione è seguita un'onda di solidarietà che non ha eguali. 

In questo capannone, racconta Alex Forcellini - custodiamo materiali per allestimenti, addobbi, decori e lavorazioni per giardinaggio, come ad esempio prati sintetici, ma anche attrezzatura per tinteggiatura ed edilizia. Sapevamo che la piena aveva raggiunto la nostra attività, ma solo giovedì pomeriggio siamo riusciti a raggiungere il capannone. E quando siamo entrati ci siamo messi le mani tra i capelli. C'erano ovunque 30 centimetri di fango, un autentico macello. L'acqua si era in gran parte già ritirata, ma abbiamo misurato un picco d'altezza di 130 centimetri". L'immobile non ha subìto danni strutturali, anche se spetta un lungo lavoro per ripristinare il tutto: "Avevo concluso da poco gli allestimenti degli uffici, è tutto da rifare, così come il pavimento".

Alluvione e danni in via Padulli

Compressa l'attrezzatura: "Non si è salvato praticamente nulla, tutto da buttare". Dopo un comprensibile momento di sconforto, la famiglia Forcellini ha trovato la forza da amici e volontari, anche sconosciuti, che si sono attività per togliere quanta più melma possibile. "Eravamo più di 100 persone, sin da venerdì si è messa in moto una straordinaria macchina di solidarietà, sulla spinta anche delle chat e social. A livello umano è stata una cosa strepitosa, anche nelle altre attività. Si critica spesso i ragazzi, ma magari ad averne sempre di così volenterosi".

Quanto alla ripartenza, "servirà un aiuto dal governo. Questa alluvione avrà ripercussioni su tutti e presumo che determinerà un aumento dei prezzi. Speriamo che le promesse vengano mantenute. Abbiamo già visto in passato con la ricostruzione delle aree terremotate come è andata a finire". Conclusione: "Non si demorde, ma da soli non ce la possiamo fare. Il governo ci deve essere". Cattivi pensieri che giovedì mattina venivano allontanati da un'altra iniziativa di solidarietà: dalla toscana amici della famiglia Forcellini sono arrivati con un carico di panini, piadina, focacce, salumi e formaggi da donare a chi è impegnato in prima linea nell'emergenza. 

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