Alluvione, giovedì il summit con il commissario Figliuolo. E incontrerà anche il sindaco Zattini
Anche il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini si prepara all'incontro con Figliuolo ("stiamo lavorando molto bene", ammette il governatore)
"Giovedì incontreremo il commissario Francesco Figliuolo". Lo ha reso noto il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini che con il commissario post alluvione farà il punto sugli interventi prioritari e le risorse disponibili per realizzarli. Il generale giovedì incontrerà anche Francesco Tassinari, Jader Dardi e Simona Vietina, rispettivamente sindaci di Dovadola, Modigliana e Tredozio, per fare il punto sugli interventi da seguire nei comuni interessati dagli smottamenti. L'incontro segue quello del 19 luglio scorso, quando aveva incontrato i primi cittadini al palazzo della Provincia.
Anche il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini si prepara all'incontro con Figliuolo ("stiamo lavorando molto bene", ammette il governatore), andando in pressing sul governo, perché sblocchi i fondi necessari a realizzare le opere infrastrutturali urgenti prima dell'inverno. "Le risorse sbloccate vanno a opere già fatte e ci vorranno ancora settimane per averle. Ma se non verranno finiti i cantieri entro l'inverno rischiamo che, alle prime piogge, si creino ulteriori danni', ammonisce Bonaccini. "Dei circa 4 miliardi di euro stanziati dal governo per l'Emilia-Romagna, 2 miliardi vanno alle infrastrutture per prossimi tre anni, degli altri circa 1,2 miliardi non sono a disposizione del commissario, perché devono coprire ammortizzatori sociali e aiutare le imprese che esportano, che sono una piccola parte del totale".
"Queste risorse, però, sono state utilizzate in minima parte: resta un miliardo che la Regione chiede che venga messo a disposizione del commissario, perché altrimenti non sono spendibili per l'Emilia-Romagna. Tornerebbero a Roma e non li vedrebbe nessuno. Altro che 4 miliardi, così sarebbero meno di tre sui 9 miliardi totali di danni", ribadisce Il governatore, che insiste anche sul credito di imposta, che "ha funzionato bene dopo il terremoto" e che non è stato preso in considerazione dal governo. "Vogliamo lavorare perché si facciano le cose indispensabili entro l'inverno e per dare certezze ai cittadini", conclude.