Alluvione, il commissario Figliuolo incontrerà i sindaci a Forlì: il vertice sarà in Provincia
Nella sede della provincia il commissario Figliuolo incontrerà il presidente della Provincia Enzo Lattuca, i sindaci e altri rappresentanti delle istituzioni per un approfondimento sulla situazione e sui danni subiti dalle realtà locali
Dopo la tappa nel Ravennate, mercoledì mattina il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario alla ricostruzione post alluvione, sarà in visita a Forlì per fare il punto della situazione sulle aree del Forlivese e Cesenate colpite dall’alluvione. Nella sede della Provincia il commissario Figliuolo incontrerà il presidente della Provincia Enzo Lattuca, i sindaci, il prefetto Antonio Corona, la vicepresidente della Regione e assessora alla Protezione Civile Irene Priolo e altri rappresentanti delle istituzioni per un approfondimento sulla situazione e sui danni subiti dalle realtà locali. In occasione dell'incontro a Ravenna, il generale ha indicano due linee guida per il post emergenza: dare "respiro" ai comuni alluvionati e, contemporaneamente, avviare la progettazione dei piani speciali per la ricostruzione.
Tra i temi posti che erano stati posti all’attenzione del commissario una struttura commissariale in Romagna e che comunque la ricostruzione venga gestita in strettissima relazione con i territori. E poi le numerose situazioni di emergenza abitativa, da risolvere prima dell’autunno; lo smaltimento dei rifiuti, in particolare attualmente quelli legati ai fanghi; la necessità di far ripartire celermente le attività delle imprese artigianali e industriali e del comparto agricolo. Ma anche l’attenzione a chi, pur non essendo stato coinvolto direttamente dall’alluvione, ne subisce ora in parte le conseguenze trovandosi toccato dalle aree di cantiere; i problemi alla rete viaria e infrastrutturale; la necessità di personale tecnico e amministrativo per affrontare l’enorme mole di lavori da realizzare; la riapertura in sicurezza di tutte le scuole in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico; l’esigenza di evitare l’isolamento dei piccoli centri e di intraprendere azioni significative contro il dissesto idrogeologico; ripristinare la rete dei canali consortili.
"In questo momento siamo in una fase intermedia e dobbiamo passare dall’emergenza alla ricostruzione - aveva specificato nel post incontro -. Ora stiamo facendo il passaggio di consegne con la Protezione Civile, che sarà veloce e coordinato e ci permetterà di iniziare le attività come commissione commissariale. La prima linea guida è quella di dare respiro ai comuni che hanno impegnato gran parte delle loro risorse per avviare lavori necessari per una prima messa in sicurezza, spesso si tratta di piccoli comuni che non hanno fondi così cospicui. Parallelamente insieme al territorio avvieremo quella che è la fase di progettazione per l'elaborazione dei piani speciali su questioni come viabilità e dissesto idrogeologico. La riunione è stata molto soddisfacente. Ci dobbiamo preparare e fare presto per mettere in prima sicurezza quello che è possibile adesso, poi pensare in una prospettiva più strutturale anche con nuovi paradigmi che siano più aderenti ai cambiamenti climatici, agli eventi estremi e alla messa in sicurezza dei fiumi".