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Alluvione, i danni

La pizzeria Marì d'Otello distrutta dalla furia dell'acqua: "Ne verremo fuori, per la famiglia e per i dipendenti"

Asirelli non si ferma e sta già pensando a come rimettere in piedi l'attività, che dai 24 coperti all'apertura, 7 anni fa, è arrivata a contarne 150 in estate

L'attività compie 7 anni il primo giugno. Renam Asirelli, 34 anni, titolare della pizzeria La Marì d'Otello di via Isonzo, una delle zone più colpite dall'alluvione, racconta del locale completamente distrutto dalla furia dell'acqua. Ma non si perde d'animo e promette di “risorgere”al più presto, anche per i suoi dipendenti. 

L'acqua era già entrata a seguito delle piogge di inizio maggio e c'erano stati danni. Martedì, quando sono iniziate nuovamente le forti precipitazioni, era il giorno di chiusura della pizzeria. “Io sono andato a monitorare la situazione, l'allerta era stata diramata, ma ovviamente ci eravamo preparati nell'ottica di temporali forti, avevamo sistemato quello che potevamo sulle mensole, il più in alto possibile, ma se l'acqua supera il metro non si può fare nulla”, racconta Asirelli. Nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo.

Quando il contesto è diventato pericoloso il titolare è tornato a casa: “Sono andato via per non rischiare, anche perchè la situazione non era arginabile. Sono tornato nella mattina di mercoledì, ma il locale era difficile da raggiungere perchè l'acqua non era defluita, le porte erano ostruite dai detriti. Quando siamo riusciti ad entrare abbiamo trovato tutto distrutto, i frigoriferi ribaltati, così come i mobili. Non si è salvato nulla, nè attrezzature, nè mobilio. Mi rendo conto che non è paragonabile a chi ha perso la casa”. La strada è ancora ricoperta di fango e il prossimo passo è attendere l'intervento di Alea per lo sgombero del locale.

Asirelli non si ferma e sta già pensando a come rimettere in piedi l'attività, che dai 24 coperti all'apertura, 7 anni fa, è arrivata a contarne 150 in estate. “Io mi sto già muovendo perchè ho 7 dipendenti che lavorano con me, più la mia famiglia. Il locale non può riaprire nell'immediato, bisogna cercare una soluzione, lo sgombereremo e cercheremo di capire se può avere senso ripristinarlo, verificando che la struttura non abbia subito gravi danni, ma continueremmo a vivere con la paura che la cosa possa ripetersi. A questo punto sto valutando se trovare un altro ambiente dove potere impiegare il mio personale per tornare a dare il nostro servizio. Avevo in mente di rinnovare il locale, con un investimento importante. Adesso c'è questo intoppo, ma ne verremo fuori”, conclude.

(Alcune immagini degli interni)

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Marì d'otello alluvione

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