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Domenica, 1 Ottobre 2023
Cronaca

Le donazioni di 1,1 milioni per abbattere i tassi sui prestiti ponte? Coro di no di sindacati, centro-sinistra e M5S

E' un coro di no al progetto della giunta di impiegare il milione e 100mila euro delle donazioni pro-alluvione al Comune di Forlì per abbattere il tasso di interesse in prestiti ponte

E' un coro di no al progetto della giunta di impiegare il milione e 100mila euro delle donazioni pro-alluvione al Comune di Forlì per abbattere il tasso di interesse in prestiti ponte da 10-20mila euro richiesti dalle famiglie agli istituti bancari, in attesa degli indennizzi dello Stato. A contestare la scelta sono i sindacati Cgil, Cisl e uil, nonché il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Europa Verde e la lista "Forlì e Co".

Scrivono i tre segretari Maria Giorgini (Cgil), Vanis Treossi (in rappresentanza della Cisl) ed Enrico Imolesi (Uil): "Dispiace apprendere dalla stampa che l’Amministrazione Comunale ha definito le modalità di utilizzo delle donazioni per gli alluvionati, pari a un milione e 100mila euro, senza confronto con le Organizzazioni sindacali. Questo confronto ci era stato promesso fin dai primi incontri con l’Amministrazione e questa volontà era stata riconfermata nell’incontro informativo, avvenuto la settima scorsa, con l’assessorato al Welfare in merito alle donazioni di materassi, cucine e dei beni che sono stati messi a bando".

"Aggiungiamo inoltre una forte perplessità rispetto alla finalità delle donazioni indicando che la possibilità di prestiti ponte per i cittadini e le cittadine alluvionati sarebbe potuta avvenire con la garanzia del Comune nel rapporto con le banche. Auspichiamo per tanto che l’Amministrazione valuti soluzioni alternative per fare in modo che queste risorse siano utilizzate per rispondere alle spese urgenti e straordinarie della popolazione alluvionata. Aggiungiamo infine che i ritardi nell'arrivo dei ristori da parte del Governo, promessi al 100% dei danni, li stanno pagando le persone più fragili che hanno meno possibilità economiche o rete sociale a cui appoggiarsi, per questo servono risposte urgenti anche dal territorio e le donazioni possono essere un primo vero aiuto".

Così invece i quattro partiti Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Europa Verde e la lista "Forlì e Co": "Venendo meno alle promesse dello stesso Zattini, il Comune non ha aperto alcun tavolo di confronto con le parti sociali, i quartieri e i comitati degli alluvionati sul migliore impiego di tali risorse, lasciando trascorrere le settimane mentre altre città, e la stessa Regione, definivano come impiegare i fondi delle proprie raccolte e poi cominciavano a distribuirli ai cittadini. Solo ieri l’Amministrazione ha annunciato che intende destinare queste risorse ad alcuni istituti di credito perché concedano mutui a tassi agevolati agli alluvionati che ne faranno richiesta. Ci associamo alla protesta. I soldi delle donazioni non sono proprietà di Zattini e della sua Giunta ma sono il frutto della solidarietà fra i forlivesi, donati perché arrivassero direttamente a chi ne ha bisogno".

"La decisione del Comune impone agli alluvionati di scegliere fra indebitarsi con gli istituti di credito (magari diversi da quelli con cui hanno mutui in essere) oppure rimanere esclusi anche da questo piccolo ristoro, mentre delle risorse promesse dal governo non c’è traccia. Invece di integrare le donazioni con risorse proprie (una scelta ben più prioritaria che spendere 200.000 euro per l’inutile rimozione della pensilina di piazza Saffi) per coprire almeno qualcuna delle spese cui le vittime dell’alluvione devono far fronte, il Comune adotta una strada escludente, incomprensibile e di dubbia legittimità sotto il profilo della contabilità pubblica. Chiediamo quindi al Sindaco di annullare immediatamente questa decisione sbagliata e dannosa e di incontrare finalmente gli alluvionati, che sono i veri titolari delle donazioni, e definire con loro i bisogni più urgenti da soddisfare."

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