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Domenica, 24 Settembre 2023
Alluvione, la ripartenza

Sono 43mila i cittadini travolti dall’alluvione, Zattini: "La rabbia sociale? E’ inevitabile". Spesi già oltre 35 milioni di euro

Il commento del sindaco Gian Luca Zattini dopo l’incontro con il commissario Figliuolo: “Parole rassicuranti ma resto preoccupato per i corsi d’acqua”

“Sapere che tutti gli interventi di somma urgenza già avviati e da avviare per la messa in sicurezza del territorio saranno coperti è una notizia rassicurante per noi amministratori locali: lo dico non tanto per il nostro bilancio ma per quello dei piccoli Comuni montani che devono fare i conti con equilibri finanziari più fragili”. E’ il commento del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, dopo l’incontro che si è tenuto mercoledì mattina nella sede della Provincia di Forlì-Cesena con il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l’emergenza alluvione. 

“Le parole di Figliuolo rappresentano un prezioso paracadute - ha detto il primo cittadino - possiamo proseguire con i cantieri per la messa in sicurezza del territorio e l’eliminazione di situazioni di pericolo ma resto preoccupato per i corsi d’acqua. E’  necessario che si proceda al più presto con il ripristino delle fratture esistenti, sapendo che eventi di questa portata potrebbero ricapitare”.

L’alluvione del 16 maggio ha coinvolto circa il 40 per cento del territorio comunale per un totale di 43mila residenti. Da una prima ricognizione dei fabbisogni, si parla di 1 milione 258 mila euro per le spese per il soccorso e l’assistenza alla popolazione e 34 milioni 256 mila per i danni al patrimonio pubblico. “Risorse importanti che in parte abbiamo anticipato per consentire un graduale ritorno alla normalità - dice Zattini - e che prevedono interventi su scuole, impianti sportivi e aree verdi. Ma adesso è importante procedere in maniera spedita con i ristori”.

Dal briefing tecnico con il commissario Figliuolo, è emerso che due sono i fronti aperti in ambito provinciale: le strade con 485 dissesti di cui 30 vere e proprie frane, per le quali si stima un danno di circa 400 milioni di euro e i corsi d'acqua, per i quali sono previsti interventi di somma urgenza per 38 milioni di euro, cui si sommano quelli in capo al Consorzio di bonifica per 11 milioni di euro.

“Stiamo liquidando le prime tranche dei Cas e dei Cis - ha proseguito il sindaco - ma sarà determinante l'iniezione di ulteriori risorse a sostegno delle famiglie e dei cittadini alluvionati". Zattini ha poi sollecitato la definizione di un protocollo nazionale sulle modalità di azione: in caso di emergenze “Non possiamo permetterci di temporeggiare in attesa di autorizzazioni e permessi da parte della Regione o dello Stato. Il protocollo deve dirci cosa fare nell’immediato”.

In ultimo, ma non per sostanza, una riflessione su un aspetto rilevante che investe i cittadini che ancora si trovano in condizioni di grande criticità, quello della rabbia sociale. “ Una rabbia naturale e inevitabile - dice Zattini - ma per me è inaccettabile la strumentalizzazione della situazione che è stata fatta dalla sinistra dove governa la destra e dalla destra dove governa la sinistra, il primo dovere per gli uomini delle istituzioni è mantenere la calma tra i cittadini e non fomentarne la rabbia”. 

L'incontro di Figliuolo con i sindaci alluvionati

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