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Ambiente, la proposta: "Un 'paesaggio protetto' lungo il Ronco per tutelarne la natura"

"Il Paesaggio Protetto in base alla legislazione regionale è invece uno strumento più flessibile e meno vincolistico", viene ricordato

Circa 70 persone hanno partecipato all’incontro promosso dalla Casa del Lavoratore di Bussecchio, dall’Associazione i Meandri di Selbagnone e da Legambiente Forlì-Cesena, con il sostegno dei quartieri del Ronco, di Magliano e di Carpena nonchè del gruppo "No Megastore", per discutere la proposta di dare vita ad un "paesaggio protetto" lungo il fiume Ronco-Bidente tra Meldola e la Via Emilia. "Il paesaggio protetto è una tipologia di area protetta prevista dalla legge della Regione Emilia-Romagna numero 6 del 2005 che detta norme per la tutela della natura - ricordano gli organizzatori dell'appuntamento -. Non si tratta quindi di un vero e proprio Parco naturale, la cui istituzione sarebbe molto più complessa e non sarebbe adatto al territorio in questione sia per la modesta dimensione dell’area fluviale, sia per i vincoli che graverebbero sulle proprietà interessate. Il Paesaggio Protetto in base alla legislazione regionale è invece uno strumento più flessibile e meno vincolistico".

Proseguono: "In base alla legge regionale infatti i Paesaggi Protetti debbono servire per proteggere e per valorizzare quei territori che presentano alcuni elementi di residua naturalità, come quello dei Meandri, inseriti in un contesto dove operano aziende agricole e attività turistico-ricettive sostenibili e compatibili con il paesaggio circostante. Nel caso di questa tipologia di area naturale protetta non sono previsti vincoli particolari o aggiuntivi rispetto a quelli esistenti e dovranno essere i Comuni ad individuare il suo perimetro ed a decidere, tramite i propri strumenti urbanistici, come regolamentare l’uso del suolo. La gestione sarebbe affidata all’Ente per i Parchi e la Biodiversità della Romagna del cui consiglio direttivo fa già parte anche la Provincia di Forlì-Cesena". Dopo l’illustrazione della proposta è seguito un intenso dibattito, che ha visto gli interventi innanzitutto dai rappresentanti dei Comuni di Bertinoro, Meldola e Forlimpopoli, oltre che di alcuni Consiglieri Comunali di Forlì, i quali hanno manifestato, pur con sfumature diverse, il proprio interesse ad approfondire la proposta.

Particolarmente apprezzato è stato l’intervento del direttore dell’Ente per i Parchi e la Biodiversità della Romagna, il forlivese Nevio Agostini, il quale ha dichiarato la disponibilità del proprio ente ad affiancare i Comuni nella fase di elaborazione del progetto e successivamente a gestire il Paesaggio. Sempre il direttore dell’Ente per i Parchi e la Biodiversità della Romagna nel corso del suo intervento ha informato i presenti che anche lungo il fiume Savio il Comune di Cesena ha avviato lo studio per istituire un Paesaggio Protetto, chiedendo al suo Ente di collaborare alla sua realizzazione. Sono seguiti alcuni interventi del pubblico che hanno sostanzialmente accolto di buon grado la proposta del Paesaggio Protetto chiedendo altresì agli amministratori di valutarla con tempestività dal momento che sono circa 23 anni che un preciso protocollo di intenti tra i Comuni di Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro, Meldola e la Provincia impegnava i rispettivi Enti a dare vita ad un area protetta lungo il fiume Ronco-Bidente.

"L’accellerazione per giungere a decidere o meno l’istituzione del Paesaggio Protetto è infatti dettata anche dai possibili finanziamenti che la Regione potrebbe disporre a favore delle nuove aree protette, oltre ai punteggi premiali di cui potrebbero godere gli agricoltori della zona nel caso in cui volessero concorrere ai prossimi bandi dello Sviluppo Rurale", viene rimarcato Gli organizzatori della serata si sono anche ripromessi di organizzare un ulteriore incontro pubblico a settembre per valutare le posizioni che emergeranno da parte delle Amm.ni Comunali, invitando a tale iniziativa anche i soggetti pubblici che attualmente gestiscono dei Paesaggi Protetti già istituiti in Regione, in particolare quello delle Colline Matildiche e quello dei colli del Nure, per ascoltare così le loro esperienze.

Dopo l’incontro di settembre i promotori della serata di Bussecchio si riservano di costituire un Comitato per raccogliere fruitori dell’area, abitanti, operatori economici della zona e associazioni varie "che condividono la proposta e vogliono promuoverla. Ora quindi la palla passa ai Comuni interessati: Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro e Meldola, sperando sia la volta buona per avere finalmenteun pronunciamento definitivo", concludono dal Circolo di Legambiente di Forlì-Cesena, Casa del Lavoratore di Bussecchio e associazione I Meandri di Selbagnone.

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