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Cronaca

Anche 4 coppie forlivesi a Dublino all'Incontro mondiale delle Famiglie

Del gruppo, oltre a due nuclei familiari di San Pietro in Trento, uno di Cà Ossi e uno del centro città, fanno parte anche suor Chiara e suor Emanuela dell’Associazione Dives in Misericordia

Hanno partecipato anche quattro coppie forlivesi al IX Incontro Mondiale delle Famiglie, in pieno svolgimento a Dublino sul tema “Il Vangelo della Famiglia: gioia per il mondo”. Del gruppo, oltre a due nuclei familiari di San Pietro in Trento, uno di Cà Ossi e uno del centro città, fanno parte anche suor Chiara e suor Emanuela dell’Associazione Dives in Misericordia. Presenti dal 1990 nell’arcidiocesi di Ravenna - Cervia per una vita di consacrazione a servizio della comunità locale, le religiose dal 1999 operano anche nella Diocesi di Forlì-Bertinoro, per l’esattezza a San Pietro in Trento, dove conducono la Casa d'Accoglienza “Piccolo Gregge” per persone in difficoltà.

Al Meeting mondiale in terra irlandese non poteva non partecipare papa Francesco, strenuo sostenitore della “famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, indissolubile e unitivo”: il pontefice domenica, alle 15, ha celebrato la santa messa al Phoenix Park. Sebbene da più parti si continui a tessere l’elogio funebre della famiglia, il Papa, come già ribadito nell’incipit dell’Esortazione Apostolica “Amoris laetitia”, insiste nel chiedere di cambiare angolo di osservazione, mettendo in primo piano il positivo che la realtà familiare continua ad innescare nel cuore della società: “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa”.

Nei suoi due giorni di permanenza in Irlanda (sono quasi 35mila le coppie presenti, con circa 6mila under 18, 11mila non irlandesi provenienti da 103 Paesi e più di un quarto delle coppie iscritte tra i 29 e i 40 anni) Bergoglio pronuncerà in tutto sei discorsi, tra cui un’omelia, un Angelus e un intervento con le giovani coppie alla St Mary’s Cathedral di Dublino. Sabato, prima dell’incontro con gli sposi, Francesco ha sostato in silenzio nella cappella della Cattedrale, dove è custodita una lampada sempre accesa in memoria di tutte le vittime di abuso. In Irlanda, terra fortemente provata dalla piaga della pedofilia, il papa “come fa in tutti i suoi viaggi”, ha incontrato un gruppo di vittime di abusi sessuali: “Una delle cose più importanti per Francesco – si legge in una nota della Sala Stampa Vaticana - è ascoltare”.

"La presenza del papa a Dublino – dichiara il vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Livio Corazza - sottolinea l’importanza delle famiglie per la chiesa. Molti nuclei familiari, lo sappiamo, per tanti motivi, sono in difficoltà e concetti come il Vangelo della Famiglia e famiglia gioia per il mondo, sembrano un po’ fuori dalla realtà. Eppure la chiesa ha bisogno delle singole famiglie per essere davvero chiesa, cioè famiglia di famiglie. Chi ci insegnerà a vivere la fraternità cristiana se non le famiglie stesse? La società ha bisogno della famiglia per riscoprire il senso delle cose che fa, in politica, nella scuola, nello sport, nel tempo libero, persino negli affari”. 

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