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Venerdì, 29 Settembre 2023
Diocesi

Anche a Forlì il 2 agosto si celebra il Perdono d’Assisi

Si potrà lucrare la cosiddetta “Indulgenza della Porziuncola” presso le Clarisse di S. Biagio e in ogni altra chiesa francescana o parrocchiale

Anche a Forlì il 2 agosto si celebra il Perdono d’Assisi. Quest’anno, in Diocesi si potrà lucrare la cosiddetta “Indulgenza della Porziuncola”, a partire da una visita alla chiesetta delle Sorelle Povere di Santa Chiara, posta a Forlì in via San Giovanni Bosco, 4. Il programma delle Clarisse prevede alle 6,45 la recita delle lodi, seguita alle 7.15 dalla santa Messa e alle 19 dai vespri. Ma già il primo agosto, vigilia della solennità, è prevista l’apertura del Perdono d’Assisi, sempre presso la chiesa clariana di Santa Maria delle Grazie, con le preghiere dell’Ora Sesta e dei Vespri, rispettivamente alle 12 e alle 19.

Perché tanto risalto da parte della chiesa cattolica alla cosiddetta Indulgenza della Porziuncola? Tutto si spiega con il clamoroso “strappo alla regola” che San Francesco operò nel 1216 contro la prassi delle indulgenze. Fino a quel momento, per ottenere la remissione dai peccati era necessario portarsi nelle basiliche romane o in Terra Santa, ma soprattutto sborsare fior di quattrini. “Le fonti - si legge su perdonodiassisi.org - narrano che una notte dell’anno 1216, San Francesco fosse immerso nella preghiera presso la Porziuncola, quando improvvisamente dilaga nella chiesina una vivissima luce ed egli vede sopra l’altare il Cristo e la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Essi gli chiedono allora che cosa desideri per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco è immediata: «Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe». «Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli dice il Signore - ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza». Francesco si presenta subito al pontefice Onorio III, che lo ascolta con attenzione e dà la sua approvazione. Alla domanda: «Francesco, per quanti anni vuoi questa indulgenza?», il santo risponde: «Padre Santo, non domando anni, ma anime». E felice, il 2 agosto 1216, insieme ai Vescovi dell’Umbria, annuncia al popolo convenuto alla Porziuncola: «Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!»”.

La concessione che il Poverello ottenne dal papa ha consentito a chiunque di liberare gratuitamente sé stesso ed i propri defunti dai peccati, semplicemente recandosi l’1 e il 2 agosto in una chiesa francescana o parrocchiale. Oltre che a Santa Maria delle Grazie, il “perdono d’Assisi” potrà, infatti, essere acquisito in una qualsiasi chiesa della Diocesi, previa confessione sacramentale per essere in grazia di Dio (negli otto giorni precedenti o seguenti), partecipazione alla Messa e Comunione eucaristica, rinnovo della professione di fede mediante la recita del Credo per riaffermare la propria identità cristiana, recita del Padre Nostro per confermare la propria dignità di figli di Dio ricevuta nel Battesimo, una preghiera secondo le intenzioni del Papa per attestare la propria appartenenza alla Chiesa, “il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice”. 

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