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Cronaca

Anche la restauratrice Viviana Mabel Turoni in un esperimento unico in Italia

Casa Nannipieri Arte permette a musei, collezionisti, investitori di poter avere a fianco un gruppo di persone qualificate nelle perizie

Anche la restauratrice di Forlì, Viviana Mabel Turoni, entra nel team di lavoro di Casa Nannipieri Arte, che si presenta come un esperimento unico in Italia: un gruppo di professionisti specializzati nella storia dell'arte, nel mercato e negli investimenti dell'arte antica e moderna, nella diagnosi, restauro e valorizzazione del patrimonio culturale, che guarda come esempio i team ad altissima specializzazione che hanno case d'asta internazionali come Sotheby's e Christie's. Fondata dallo storico e critico d'arte Luca Nannipieri (i cui libri sono pubblicati dalle maggiori case editrici del settore, tra cui Skira e Rai Libri), la casa realizza expertise, mediazioni d'investimenti, mostre, curatele, pubblicazioni, conferenze, restauri. Mentre in Italia spesso la parola "arte" è legata al volontariato, ai progetti senza soldi, alle associazioni senza scopo di lucro, Casa Nannipieri Arte, seguendo il modello anglo-americano, trasforma l'arte in conoscenza, impresa, economia.

Casa Nannipieri Arte permette a musei, collezionisti, investitori, mercanti, artisti, galleristi, case editrici, direttori di festival, proprietari di opere d'arte e dimore storiche, di poter avere a fianco un gruppo di persone qualificate nelle perizie, nelle indagini di mercato, nella giurisprudenza e nella contrattualizzazione dell'arte, nell'ideazione, allestimento e promozione di mostre, nella divulgazione d'immagine e mediatica della propria attività sul patrimonio storico-artistico. Il direttore è Luca Nannipieri, uno dei più noti critici d'arte italiani, volto televisivo, autore di rubriche su RaiUno, ha pubblicato i suoi volumi con Skira, Giorgio Mondadori e Rai Libri. La programmazione delle iniziative è affidata a Patrizia Ennas, che da tempo segue le attività del critico d'arte. Le relazioni internazionali, all'estero, sono seguite da professionisti nel settore dell'organizzazione e della comunicazione, direttamente nelle maggiori città europee, come Laura Ginatta a Parigi.

Le perizie e gli expertise sono fatti in collaborazione con Renato Guerrucci, dottore di Ricerca in Archeologia Medievale all’Università degli Studi de L’Aquila, con all'attivo cantieri importanti quali quello di Palazzo Rosselmini Gualandi (Palazzo Blu) a Pisa; i restauri sono seguiti da Eleonora Coloretti e Viviana Mabel Turoni, restauratrici accreditate dal Mibact - Ministero dei Beni Culturali e del Turismo: Coloretti è iscritta al ruolo dei Periti Esperti d'arte presso la Camera di Commercio di Massa Carrara e Consulente Tecnico d'Ufficio presso il tribunale di Massa, nella categoria Estimatori; Turoni dopo il Diploma di Laurea Magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei beni culturali Classe LMR 02, Scuola del Restauro del Mosaico di Ravenna, Saf (Scuola di Alta Formazione), sede distaccata dell'Istituto per la Conservazione ed il Restauro di Roma (Iscr), è stata titolare e direttrice tecnica dell'azienda "Turoni Restauri" con 25 anni di attività. La casa d'arte, tramite bandi Mibact, sponsorizzazioni, partnership, realizza produzioni audio-visive (documentari, reportage, compagne fotografiche dall'impatto mediatico) legate al patrimonio storico artistico e all'arte contemporanea. Le produzioni audio-visive sono affidate a Studio Ferraina (Milano-Catanzaro), una squadra altamente formata nel campo dell'immagine e dell'audiovisivo sviluppa le più avanzate tecniche di produzione e post produzione.

Gli strumenti di cui dispone sono le migliori Reflex e Mirrorless di ultima generazione, equipaggiate con lenti prime e zoom, oltre ad attrezzature come Steadycam per riprese in movimento, Gru per panoramiche e Droni per riprese aeree, tutto processato con i migliori software. I suoi membri sono Franco Ferraina, Paolo Ferraina e Roberto Ferraina. Casa Nannipieri Arte ha curato il primo volume dello Studio, "Isole umane" di Paolo Ferraina, pubblicato da Editoriale Giorgio Mondadori. Inoltre, ad occuparsi di immagine e documentazione, vi è Luigi Polito, fotografo della natura e dei paesaggi, che segue e documenta gli eventi, le conferenze e le mostre di Luca Nannipieri e della casa d'arte. Il suo archivio d'immagini naturalistiche è spesso stato oggetto di esposizioni documentali negli ultimi 15 anni. Jacopo Suggi, operatore museale, studioso, attivo al Museo Fattori di Livorno, lavora ai progetti con i musei e con il Ministero. L'agenzia di rappresentanza per i saggi e i cataloghi è Agenzia Letteraria Edelweiss di Roberto Di Pietro ed Andrea Carnevale. 

"A differenza del mondo anglosassone e americano, Casa Nannipieri Arte è una struttura italiana e dunque è consapevole che la prima forma di economia sull'arte non è la riduzione dell'arte a mero fattore speculativo, finanziario, ma anzitutto rispetto e studio del rapporto tra patrimonio storico artistico, tessuto sociale e comunità dei cittadini, nei confronti della quale mai più vi dovrà essere saccheggio, depredazione, illecita manomissione dei veri coi falsi, come invece, in maniera molto disinvolta, è accaduto fino ai decenni precedenti nel mercato dell'arte - afferma il direttore Nannipieri -. Diciamo chiaro e tondo: no ai crimini attorno all'arte! Mentre in altri paesi più liberali il manufatto, sia esso d'arte antica, moderna o contemporanea, è visto come pura merce di contrattazione, di libero mercato, di lecito guadagno, da noi l'opera d'arte viene prima indagata nel suo contesto nella storia dell'arte, nelle sue relazioni con il territorio di provenienza, nei suoi documenti di certificazione e d'identità, per poi essere proposta e divenire oggetto di investimento o di spesa. Gli artisti non vengono classificati come in America nelle tre categorie "Compra ora", "Vendi ora" e "Liquida", ma vengono seguiti, valorizzati ed esaltati nel contesto internazionale, permettendo un accreditamento che passa non solo dalla crescita del valore economico dell'opera d'arte, ma anche dal progressivo consolidamento del suo nome tra collezionisti, critici, magazine e mass media. Solo così l'arte, che deve farsi economia per generare lavoro e guadagni, non si riduce ad essere soltanto un prodotto da smerciare, ma anzitutto una realtà bellissima da amare, rispettare, conoscere e condividere".

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