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100 e maturi

Anna, diplomata al Classico col massimo dei voti: "Cinque anni che porterò nel cuore. Vedo in medicina il mio futuro"

Anna Righi è tra gli studenti del Liceo Classico "Morgagni" di Forlì che ha concluso il ciclo di studi con 100

"E’ stata sicuramente una piacevole sorpresa sapere di avere preso il massimo". Anna Righi è tra gli studenti del Liceo Classico "Morgagni" di Forlì che ha concluso il ciclo di studi con 100. "E’ stata sicuramente una piacevole sorpresa sapere di avere preso il massimo - confessa -. Mi sono sempre impegnata molto a scuola e l’ho sempre fatto con passione e dedizione quindi è stato molto bello terminare questo percorso nel miglior modo possibile. Sono felice che il mio impegno costante sia stato riconosciuto e apprezzato". 

Chi è Anna?
E’ una domanda difficile a cui la mia professoressa di spagnolo ha risposto in modo particolarmente fantasioso, ma altrettanto veritiero, definendomi come un ananas: molto dura all’esterno, ma incredibilmente dolce all’interno. Inoltre, sono una persona determinata, a volte forse un po’ ostinata, dal forte spirito critico e con la passione per i dettagli e la precisione. Nel tempo libero mi piace dedicarmi alla lettura e allo sport. Mi piace avere uno stile di vita attivo, infatti pratico pallavolo alla New Volley Academy,attività che mi ha insegnato l’importanza del lavoro di squadra, e mi piace anche andare in palestra. 

Riavvolgiamo il nastro del suo percorso al Classico. Come mai ha scelto l'indirizzo Linguistico?
Inizialmente scelsi il Linguistico poiché le lingue mi appassionavano e mi incuriosivano; inoltre, all’epoca, il mio lavoro dei sogni era l’interprete e quindi questa scuola era sicuramente la scelta migliore per raggiungere il mio obiettivo. 

Quali sono le sue materie preferite?
Non credo di avere una materia preferita. Mi sono appassionata ad ogni singola materia che stavo studiando (in gran parte grazie ai miei professori). Mi interessano molto sia le materie umanistiche che quelle scientifiche poiché entrambe mi danno la possibilità di avere una visione particolare del mondo. Ho sempre usato tutto quello che studiavo come una forma di arricchimento personale e non come semplice nozionismo, e la mia voglia innata di approfondire sempre qualsiasi argomento mi ha permesso di appassionarmi a tutte le materie che ho avuto il piacere di studiare. 

Come sono stati i rapporti con i suoi compagni di classe e professori?
Porterò sempre nel cuore gli anni del liceo. Non voglio dire di avere solo ricordi incredibilmente positivi, perché non sarebbe veritiero, però anche quelli negativi mi sono serviti nella mia crescita personale. Sin dalla prima ho fatto parte di una classe molto numerosa e ne conseguono le numerose personalità con le quali si doveva interagire. Non siamo mai stati una classe molto affiatata ma quando bisognava lavorare insieme quasi tutti erano volenterosi di partecipare.
I professori sono le persone che più ricorderò con affetto e ammirazione per il resto della mia vita. Ho cambiato molti professori nel corso del liceo ma ciascuno di essi ha determinato in parte la persona che sono oggi. Per mia fortuna, ho instaurato un ottimo rapporto con quasi tutti i professori, i quali mi hanno sempre spinta a migliorarmi, e per questo gliene sarò infinitamente grata. Infatti, più che semplici “autorità” che devono impartire delle nozioni, sono state figure di riferimento che mi hanno insegnato molto di più che la loro semplice materia. 

Finalmente quest'anno si è tornati in classe. Come ha vissuto questi ultimi due anni che hanno svolto le vite quotidiane?
Gli ultimi due anni sono stati sicuramente particolari, nonostante i periodi bui che li hanno caratterizzati, mi hanno permesso di capire molto di me. 
Ricordo ancora la quarantena del 2020 e la speranza che mi animava nel crede che presto sarebbe tutto finito. Dal punto di vista scolastico non è stato semplice poiché non c’erano mai certezze durature, ma gli anni passati di pandemia mi hanno dato modo di fare un viaggio dentro di me e capirmi a pieno. Inoltre, nonostante fosse incredibilmente faticosa la vita scolastica in Dad e il non poter uscire liberamente, il fatto di essere a casa mi ha permesso di instaurare un rapporto molto più stretto coi miei genitori e di capire quali amicizie fossero veramente importanti. In conclusione, anche le cose negative hanno il loro aspetto positivo e a volte le difficoltà aprono verso nuove visioni.

Più emozionata o determinata alla maturità?
Direi un po' entrambe. L’emozione da notte prima degli esami e l’ansia che ne conseguiva si sono fatte sentire, ciononostante ero molto determinata nel dare il meglio di me stessa in questo esame di stato. Infatti, il mio obiettivo non era uscire col massimo, ma sedermi all’esame con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per preparami al meglio e la voglia di mettere un po' di me anche in questa prova.

Il suo domani come sarà?
Tutt’ora il mio domani è pieno di punti di domanda, però l’unica certezza che lo contraddistingue è la mia voglia di continuare a fare cose che mi appassionano e che mi piacciono.  A settembre proverò il test di medicina per il quale mi sto già preparando, e a prescindere da come andrà quest’anno, sono sicura che questa carriera sarà il mio futuro. Nonostante la direzione scientifica che voglio dare alla mia vita, non ho intenzione di abbandonare la mia passione per la letteratura, le lingue e la filosofia.  Nel futuro più immediato sicuramente, eccetto la preparazione in vista del test, farò in modo di godermi un po’ l’estate, magari anche con qualche viaggetto. 

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