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Anna racconta la lode al Liceo Canova: "Voglio studiare per tutta la vita e insegnare"

"Sin dall'infanzia sono sempre stata interessata a ricercare e scoprire nell'ambito della cultura", si racconta Anna Tedaldi

Ho incontrato alcune persone che hanno saputo tirare fuori da me molto di quello che ho dato in questi cinque anni". Così Anna Tedaldi, ravennate di 19 anni, racconta il suo percorso scolastico che l'ha portato alla lode al Liceo artistico e musicale "Canova". "Sin dall'infanzia sono sempre stata interessata a ricercare e scoprire nell'ambito della cultura, e in questi ultimi anni mi sono particolarmente appassionata alla musica suonando la chitarra e il contrabbasso, approfondendone diversi stili e generi e studiandone la teoria (ma anche la storia) - racconta di se -. Nell'ultimo periodo mi sono avvicinata alla fotografia e alla lettura, e nel tempo libero mi piace visitare mostre o esposizioni artistiche". 

Il suo è stato un percorso ricco di soddisfazioni al "Canova". Qual è stato il suo segreto?
Personalmente credo di aver avuto fortuna durante il percorso liceale perché mi piace studiare e sono molto interessata agli argomenti che sono inclusi nel piano di studi, ma soprattutto perché ho incontrato alcune persone che hanno saputo tirare fuori da me molto di quello che ho dato in questi cinque anni. 

Come è stato il rapporto con i prof e compagni di classe?
Con i compagni di classe si è creato un legame interessante perché avendo scelto un liceo musicale siamo stati accomunati tutti da una passione che trascina e abbiamo trovato il nostro equilibrio nei momenti di musica d'insieme; mentre nei confronti dei professori ho nutrito una profonda stima e rispetto, perché mi è stato concesso di apprendere molto al di fuori dei cinquanta minuti di lezione.

Pregi e difetti che ha incontrato con la dad...
Non penso si possano trovare dei pregi nella dad perché è stato solo un palliativo alle lezioni frontali, ma sappiamo tutti che la scuola è ben altro. Emozioni, incontri, tempo libero, momenti per riflettere sono componenti che rendono l'apprendimento un privilegio, mentre con la dad viene tutto appiattito. La mente è da formare, non da riempire di informazioni; purtroppo, tramite la distanza, è l'ultimo metodo a vincere.

Cosa porterà nel suo cuore degli anni vissuti al "Canova"?
Di certo ricorderò con piacere tutti gli incontri, le colazioni del venerdì mattina col gruppo di amici prima di musica d'insieme, le letture in biblioteca, le lezioni in cui non trovavo risposte ma solo ulteriori domande, quest'ultimo anno che è stato particolarmente intenso, ma la sensazione più rappresentativa del liceo è l'emozione nello stare dietro le quinte con i compagni nell'attesa di suonare durante i concerti.

Qual è il suo strumento preferito?
Il mio strumento preferito è l'organo, che con la sua storia, la sua complessità e maestosità è da millenni il polmone della musica.

Cosa c'è nel suo domani?
Per quanto riguarda le scelte future, sto programmando di studiare per tutta la vita e di leggere i libri che ho in lista, ma penso che prima o poi tenterò di insegnare.

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