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Cronaca

Quindici anni fa l'addio di don Luigi Giussani: Forlì lo ricorda con una messa

L’associazione laicale nata l’11 febbraio 1982 dal suo carisma ha appena festeggiato il 38° anniversario della propria costituzione con una celebrazione dalle Clarisse di San Biagio

Anche quest’anno la comunità di Comunione e Liberazione di Forlì si unisce alle celebrazioni proposte in tutto il mondo a 15 anni dalla salita al Cielo del suo fondatore, don Luigi Giussani. L’associazione laicale nata l’11 febbraio 1982 dal suo carisma ha appena festeggiato il 38° anniversario della propria costituzione con una celebrazione dalle Clarisse di San Biagio. La messa in suffragio avverrà venerdì alle 19,15 nella Chiesa di San Filippo Neri in Via Giorgina Saffi e sarà presieduta dal vescovo Livio Corazza. Concelebreranno diversi sacerdoti tra cui don Enzo Zannoni, assistente ecclesiastico della Fraternità di Cl, rettore della chiesa di San Filippo Neri e cappellano della Casa Circondariale di Forlì.

In vista delle molte liturgie che si susseguono in Italia e all’estero tra febbraio e marzo, don Julián Carrón – successore del ‘Gius’ alla guida del Movimento - ha proposto la seguente intenzione di preghiera: "Affinché, fedeli al carisma di don Giussani nell’appartenenza alla vita della Santa Chiesa, possiamo assecondare l’invito di papa Francesco a “seguire Gesù, ascoltare ogni giorno la sua chiamata” che ci raggiunge attraverso i Suoi testimoni. Offrendo la nostra esistenza per il Papa e i nostri fratelli uomini, domandiamo allo Spirito che l’incontro con Cristo diventi sempre più l’orizzonte totale della nostra vita e la forma vera di ogni rapporto".

Commenta l’avvocato Valerio Girani, responsabile diocesano della Fraternità: "A quindici anni dalla morte di don Giussani siamo chiamati a riscoprire il cuore del carisma dentro i fatti che accadono oggi. La nostra responsabilità è accettare le sfide in questo cambiamento d'epoca". Parlando del contesto in cui i cristiani sono chiamati a vivere la loro fede, il presidente della Fraternità - don Carrón - ha affermato recentemente: "Sosteniamoci a vicenda con la testimonianza reciproca, perché questa circostanza non faccia venir meno la passione di comunicare Cristo, facendo risplendere la Sua bellezza davanti a tanti giovani che sono alla ricerca, talvolta a tentoni, di qualcosa che risponda alle loro esigenze più umane".

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