Scuola

Anno scolastico 2022-2023, oltre 10mila studenti iscritti: i licei si confermano al primo posto

Come sempre, di particolare interesse sono i dati relativi alle iscrizioni alle superiori, con riferimento agli indirizzi verso i quali si sono orientate sul territorio le scelte di studio dei ragazzi

Redazione 09 febbraio 2022 12:08

Sono 10.628 gli studenti della provincia di Forlì-Cesena iscritti all'anno scolastico 2022-2023, in linea con il dato 2021-2022 che conta 10.626 iscritti (nel 2020-2021 furono 10.722). Questa la distribuzione: 2.956 alle primarie, 3.516 alle medie e 4.156 alle superiori. Come sempre, di particolare interesse sono i dati relativi alle iscrizioni alle superiori, con riferimento agli indirizzi verso i quali si sono orientate sul territorio le scelte di studio dei ragazzi. Sono state 4.156, di cui 1.935 ai licei e 1.522 agli istituti tecnici e 699 agli istituti professionali.

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Esaminando le scelte dei ragazzi e delle famiglie emiliano-romagnoli, al primo posto restano i licei, che hanno registrato il 47,8% delle domande, seguono i tecnici con il 36,1% e i professionali con il 16,1%delle domande (14,1% riferite ai percorsi quinquennali e 2% riferite ai percorsi IeFP). Nell’ambito dei percorsi liceali, il 44% delle iscrizioni va ai Licei scientifici, seguiti dalle iscrizioni al Liceo Linguistico (15%), all’Artistico (11%), al Classico (7%), al Liceo Europeo-Internazionale (1%) ed ai Licei musicali e coreutici (1%). Per quanto riguarda i percorsi di istruzione Tecnica, si rileva una preferenza delle iscrizioni per il settore Tecnologico (66%) rispetto a quello Economico (34%).

Tra i percorsi professionali, gli indirizzi legati alsettore dell’ospitalità (24,2%) e a quello commerciale (24,7%) registrano la maggiore preferenza da parte degli studenti e studentesse, seguiti dall’indirizzo della manutenzione e assistenza tecnica. Indirizzi di studio che si raccordano con i settori produttivi della regione e che di conseguenza offrono concrete prospettive di occupabilità. L’andamento delle iscrizioni nella scuola secondaria di II grado statale e paritaria in Emilia-Romagna, rispetto agli anni scolastici precedenti, conferma la tenuta degli istituti tecnici (36,1%) e professionali (16,1%) ed una lieve crescita dei licei (47,8%).

"Le scelte compiute dai ragazzi e dalle loro famiglie della nostra regione al termine del primo ciclo confermano, rispetto ai dati nazionali, una preferenza per gli istituti tecnici e professionali - afferma il vice direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, Bruno E. Di Palma.- I percorsi di istruzione tecnica e professionale favoriscono lo sviluppo di competenze che permettono sia un immediato e coerente inserimento nel mondo del lavoro, sia l’ulteriore prosecuzione degli studi nella formazione terziaria, a titolarità degli Atenei ovvero degli Istituti Tecnici Superiori".

"I percorsi tecnico-professionali, valorizzando il binomio scienza e tecnologia, favoriscono lo sviluppo della cultura dell’innovazione, fattore sempre più decisivo per la crescita del tessuto produttivo del nostro territorio - prosegue Di Palma -: penso in particolare ai temi legati all’ambiente, all’efficienza energetica, agli obiettivi dell’Agenda 2030, alla digitalizzazione. La qualità e l’attrattività di questi percorsi formativi sono dovute all’elevato livello di collaborazione tra le scuole ed i soggetti del mondo produttivo che caratterizza il nostro territorio. I ragazzi scelgono questi percorsi perché vogliono sentirsi protagonisti nella costruzione del futuro, a beneficio della comunità".