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Cronaca Predappio

Anziani e disabili legati a letti e termosifoni alla casa di riposo? "Mancava il personale"

Anziani che venivano legati a letti, sedie, poltrone e termosifoni con cinghie di contenzione anche quando erano tranquilli e non davano in escandescenze

Anziani che venivano legati a letti, sedie, poltrone e termosifoni con cinghie di contenzione anche quando erano tranquilli e non davano in escandescenze, lasciati così per lunghi periodi anche in spazi comuni della casa di riposo per anziani e pazienti psichiatrici. Il motivo di tutto questo? I risparmi sul personale, che agli occhi degli inquirenti era visibilmente insufficiente. Insomma, impossibile badare a tutti quegli anziani - una trentina in tutto, la gran parte non autosufficienti e con gravi patologie degenerative - e quindi la soluzione più facile sarebbe stata quella di impedir loro di muoversi. E' la base su cui si muove l'inchiesta della Procura di Forlì (pm Filippo Santangelo) che ipotizza il reato di maltrattamenti all'Opera San Camillo di Predappio, storica struttura per anziani del paese.

Le immagini choc

Le immagini girate dalle telecamere nascoste della Polizia sono significative: anziani in quel momento mansueti “ammanettati con bende al letto come in una crocefissione”, relaziona il dirigente della Squadra Mobile della Questura di Forlì, Mario Paternoster. In un altro caso un ospite veniva lasciato legata ad un termosifone solo perché voleva fumare. Altre immagini - raccontano sempre gli inquirenti - riprendono un anziano legato ad una poltrona che è costretto a sollevare tutta la sedia per recarsi in bagno. Per questo la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio, emessa dal G.I.P. del Tribunale, nei confronti di un religioso di 60 anni, direttore della struttura socio assistenziale “Opera San Camillo” di Predappio, e della sua più stretta collaboratrice, una donna quarantenne, in quanto ritenuti in concorso responsabili del reato di maltrattamenti nei confronti di anziani pazienti. Sostanzialmente i due denunciati sono liberi e non soggetti a misure di limitazione della loro libertà, ma non possono in alcun modo esercitare la loro attività lavorativa alla casa di riposo. NELLA PAGINA SUCCESSIVA IL VIDEO DEI MALTRATTAMENTI

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