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Cronaca

Apertura del ministro: Green pass ma senza chiedere i documenti. Confesercenti: "Giusto, non siamo poliziotti"

Ristoratori ed esercenti "certo non sono tenuti a chiedere la carta d'identità e faremo una circolare come Viminale per spiegare che non sono tenuti a farlo"

Ristoratori ed esercenti "certo non sono tenuti a chiedere la carta d'identità e faremo una circolare come Viminale per spiegare che non sono tenuti a farlo. Nessuno pretende che gli esercenti chiedano i documenti, i ristoratori non devono fare i poliziotti": sono le parole che arrivano dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese che spegne le polemiche infuocate degli ultimi giorni, da quando è stato introdotto il Green Pass obbligatorio per una serie di attività quali sedersi ad un tavolo di bar e ristorante al chiuso, oppure andare in una palestra o in un museo. Gli esercenti devono verificare il possesso del green pass. "Non si può pensare - ha spiegato Lamorgese- che l'attività di controllo venga svolta dalle forze di polizia. Significherebbe distoglierle dal loro compito prioritario che è garantire la sicurezza". Però assieme al certificato verde non verranno chiesti i documenti personali.

Un chiarimento che fa esultare Fabio Lucchi della Confesercenti forlivese: "I chiarimenti ufficiali del Ministro Luciana Lamorgese confermano quanto abbiamo sempre chiesto e sostenuto: gli imprenditori dei pubblici esercizi non possono - e quindi non devono - chiedere i documenti di identità dei clienti. Un sollievo per i gestori, che si erano trovati calati nell’improprio compito di agenti di pubblica sicurezza. L’obbligo di Green Pass rimane una misura restrittiva non indolore per il comparto, visto l’effetto negativo che sta avendo sulle vendite in questi primi giorni, l’aver escluso dalle incombenze delle imprese il controllo dei documenti di identità è senz’altro un passo nella giusta direzione. Bene anche l’aver eliminato l’onere del controllo nelle fiere e sagre che non hanno varchi presidiabili: una previsione che stava mettendo a rischio lo svolgimento stesso degli eventi, con gravi danni per le attività del commercio su aree pubbliche. L’auspicio è che il governo continui a recepire e risolvere le criticità sull’obbligo di Green Pass che emergono man mano, con il fine ultimo di avere uno strumento efficace ma meno oneroso per le imprese".

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