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Alla scoperta dell'Appennino: ecco l'app che racconta il passato e il presente dei vecchi edifici in pietra

Itinerario montano del museo “Senti-Ieri” è un viaggio tra storia, natura e memoria che conduce i visitatori nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

In Loco, Museo Diffuso dell’Abbandono, lancia “Senti-Ieri”, un nuovo itinerario nell’Appennino Romagnolo tra vecchi edifici in pietra che “tornano in vita” grazie a un’app che permette di ascoltare le voci originali di chi ha abitato questi luoghi. Si tratta di un progetto che attraverso la valorizzazione dei luoghi in abbandono mira a raccontare le trasformazioni sociali, culturali ed economiche della Romagna del’900 conservando e valorizzando, storie e immagini di ieri e di oggi, la memoria di un patrimonio storico che rischia di essere dimenticato.

Itinerario montano del museo “Senti-Ieri” è un viaggio tra storia, natura e memoria che conduce i visitatori nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Lungo il percorso immerso nel verde i visitatori incontreranno vecchi edifici in pietra della Romagna appenninica - borghi dimenticati, vecchie case oramai ruderi, antichi poderi oggi foreste, ex scuole e chiese dimenticate - testimonianza di mestieri e vite che, dal dopoguerra in avanti, iniziarono a trasformarsi in modo profondo.

“Senti-Ieri” è un gioco di parole che ha al suo interno valori profondi: il patrimonio di ricordi e storie di uomini e donne che hanno vissuto quei luoghi e che grazie all’app In Loco è possibile ascoltare durante il cammino. Attraverso questa applicazione gratuita infatti i turisti potranno ascoltare le voci e le audio interviste di alcuni dei testimoni di quelle che un tempo erano le vite in questi territori, riscoprire le comunità che abitavano quei luoghi, i loro valori, i saperi e le loro conoscenze immaginando come potevano essere questi luoghi e come sia ancora viva e cara la memoria ai loro occhi e non solo.

Diversi i racconti che si possono ascoltare per conoscere meglio la storia di questo territorio: i ricordi delle feste e balli con gli scarponi, le lunghe distanze da percorre per svolgere la quotidianità, i riti, i giochi di una volta come ad esempio le “sette merende” o le tecniche per la caccia ai ghiri nei castagneti. “Era una vita come tante in montagna. Però non stavamo male, avevamo tutto quello che ci serviva”, questo il ricordo di Giorgio Amadori, nato a Villaneta nel 1944 lungo il sentiero 243 che scende da Campigna.

Passato, presente e futuro, tutto questo si può incontrare all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi sorprendendosi della natura e della biodiversità che pian piano a ripreso il suo splendore e il suo ruolo da protagonista. Nel viaggio, immersi nella natura e nella storia, è possibile pernottare, gustare proposte culinarie regionali a km 0 e ascoltare le storie delle persone, amici e amiche di Senti-Ieri, che abitano questo territorio ricco di fascino.

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