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Cronaca Tredozio

L'appello alla Regione: "No alla riapertura della caccia al lupo"

"Non dimentichiamo che l'uccisione di un lupo membro di un branco ne provoca la disgregazione", viene evidenziato dall'associazione ambientalista

"No" alla caccia alla lupo. E' l'appello dell'agriturismo didattico culturale "L’Isola del Lupo" di Tredozio dopo l'iter aperto dalla conferenza Stato-Regioni. Per gli ambientalisti potrebbe "dare inizio ad un massacro e al bracconaggio incontrollato, causando danni irreparabili all’equilibrio naturale e ambientale. Non dimentichiamo che l’uccisione di un lupo membro di un branco ne provoca la disgregazione, con la conseguenza che gli altri esemplari del branco stesso si disperdono, con il pericolo che ritrovandosi soli, si possono avvicinare agli allevamenti".

"I danni provocati agli allevatori sono minimi (in ogni caso sono rimborsati dalle Regioni), ad ogni modo, dove si adotta la prevenzione attraverso pochi accorgimenti, la convivenza è possibile - continuano da "L'Isola del Lupo" -. Il Parco delle Foreste Casentinesi sostiene gli allevatori che vogliono fare prevenzione. Chiediamo alla Regione Emilia Romagna di dissociarsi e di dire "no" alla riapertura della caccia ai lupi, come già hanno fatto altre regioni. Al Governo e al Ministro Galletti chiediamo di ritirare la norma infame".

"Nel nostro Appennino gli animali selvatici sono in soprannumero e, siccome la natura sa sempre come ristabilire l’equilibrio, ci sono i predatori come il lupo che caccia cinghiali, lepri, caprioli e avrebbe prede a sufficienza per sfamarsi e per sfamare i suoi cuccioli senza doversi avvicinare agli allevamenti se non intervenisse ancora una volta l’uomo a rompere questo equilibrio - prosegue l'appello -. I cacciatori cacciano le stesse prede dei lupi, entrando così in concorrenza sleale, con qualche differenza sostanziale. Il lupo caccia le sue prede per sfamarsi e per sfamare i suoi piccoli, non uccide per il piacere di uccidere".

"I cacciatori massacrano lepri, caprioli e cinghiali (ritenuti in sovrannumero) e ne riempiono i freezer, non lasciando prede a sufficienza per i lupi. Ci sembra che l’unica cosa da fare sia abolire la caccia in toto", viene aggiunto. A L’Isola del Lupo, chiariscono, "abbiamo investito energie e denaro in un progetto che ha come obiettivo la salvaguardia di un ecosistema prezioso e fragile per educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente, della natura e degli animali. E’ un luogo dove si può godere di tutta questa bellezza e dove è possibile la convivenza con gli animali selvatici liberi nel loro habitat, primo fra tutti il lupo".

Concludono: "Nella simbologia totemica il lupo rappresenta “il Maestro”, il nostro maestro interiore, la nostra saggezza e guida. Chi ha avuto la fortuna di incontrare un lupo e lo ha guardato dritto negli occhi, difficilmente potrà dimenticare l’emozione di questa esperienza, nutrendo nei confronti del lupo un sentimento di rispetto, di gratitudine e di alleanza".

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