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Cronaca Bertinoro

Assegni, polizza vita e spese folli: vicina approfitta di un anziano per arricchirsi

Le indagini sono iniziate nel settembre del 2016, quando alla stazione dell'Arma di Bertinoro è giunta una segnalazione di "operazione sospetta" da parte di un istituto di credito in merito ad un cliente

Circonvenzione di persona incapace e appropriazione indebita. Questa l’accusa che i carabinieri di Bertinoro, coordinati dal pubblico ministero Federica Messina, hanno contestato ad una operaia marocchina di 45 anni, in regola col permesso di soggiorno, che, stando alle accuse, avrebbe approfittato dello stato di saluto della vittima, un novantenne di Fratta Terme, riuscendo a farsi intestare assegni per un valore complessivo di oltre 140mila euro. La donna era vicina di casa e affittuaria dell'uomo da una decina d'anni. L'uomo, ex commerciante in pensione (non sposato, ma con nipoti), fino all'estate del 2016 aveva avuto una vita regolare, fino a quando sono subentrati dei problemi di salute. Condizioni delle quali l'extracomunitaria avrebbe approfottato per arricchirsi.

Video - Voleva arricchirsi alle spalle del vicino: denunciata

Operazione "sospetta"

Le indagini, condotte dai Carabinieri di Bertinoro, al comando del maresciallo Antonio Baiano e sotto la guida del comandante della Compagnia di Meldola, Filippo Cini, sono iniziate nel settembre del 2016 a seguito di una segnalazione di un istituto di credito circa movimenti sospetti da parte di un correntista. In particolare erano stati emessi assegni con cospicue somme, da 10mila ad 80mila euro, da parte di un anziano ad una 45enne marocchina, per circa 160mila euro.

Appropriazione indebita, denunciata una 45enne

Movimenti e spese "folli"

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli assegni erano stati incassati dalla donna sul proprio conto, con una parte della somma girata in nuovo conto aperto in una banca di Trento ed un altra su un istituto di investimenti di Milano. Dalle indagini sono emersi anche prelievi allo sportello per oltre 12mila euro nell'estate del 2016 e l'intestazione di una polizza assicurativa da 50mila euro della quale sarebbe sarebbe stata la 45enne beneficiaria al momento della morte dell'anziano (ora revocata). Sono stati individuati anche flussi di denaro verso l'estero e spese “spregiudicate”, come è stato scritto nell'informativa di reato dei Carabinieri, con una carta di un noto supermercato, per l'acquisto di elettrodomestici e diversi televisori.

I sequestri

Elementi alla mano, il giudice per le indagini preliminare Luisa Del Bianco ha firmato un decreto sequestro preventivo delle somme individuate ed eseguito nella banca dove la 45enne aveva intestato il conto. Sono stati così recuperati circa 146mila euro, 65mila dei quali lo scorso gennaio. L'uomo è stato anche ascoltato dal giudice nel corso di un incidente probatorio, per accertarne lo stato psichico. Sono inoltre state raccolte testimonianze, dalle quali sarebbero emerse condizioni di non lucidità dell'anziano a seguito di problemi di salute giunti nell'estate del 2016, periodo dei prelievi anomali. L'inchiesta si è conclusa con la denuncia della donna, che nel frattempo non vive più nell'appartamento del novantenne.

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