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Cronaca

Area Esselunga, le condizioni di Fdi per dare l'ok: "Prima un piano preciso per il centro storico"

Si complica il percorso politico della delibera di variante urbanistica al Piano del commercio che dovrebbe permettere l'insediamento in una superficie commerciale di 2.500 metri quadri di un grande supermercato 'Esselunga

Si complica il percorso politico della delibera di variante urbanistica al Piano del commercio che dovrebbe permettere l'insediamento in una superficie commerciale di 2.500 metri quadri di un grande supermercato 'Esselunga', una vicenda già al centro di un aspro dibattito negli ultimi mesi. A porre le sue tre condizioni per poter votare il provvedimento è il commissario provinciale di Fratelli d'Italia Roberto Petri. Il responsabile provinciale del partito di Giorgia Meloni premette che “condividiamo la posizione del sindaco che ha detto con lungimiranza che si prenderà tutto il tempo necessario per valutare il bene della città in questa delibera e la nostra posizione è di attesa”.

Petri spiega inoltre che “facendo parte della maggioranza, siamo pronti ad assumerci la responsabilità collettiva assieme agli altri alleati”, ma “poniamo delle riflessioni per un avere un voto compatto in Consiglio”. Fratelli d'Italia parla esplicitamente di tre condizioni. Le spiega direttamente Petri: “Siamo irremovibili sulla verifica della validità tecnico-giuridica della delibera, per cui è necessaria una valutazione pro-veritate di un organismo esterno”. Per Petri d'altra parte “serve questo 'timbro' per permettere il voto dei consiglieri”. Inoltre chiede di “sapere dall'investitore i ritorni economici e lavorativi, dato che si legge tutto e il contrario di tutto, si dice 100 posti di lavoro, poi 500...”. Ed infine: “Terza questione su cui saremo irremovibili: chiediamo un programma amministrazione comunale per valorizzare il centro, in che modo si vuole dare sostegno agli operatori del centro storico”. Perché per Petri non basta dire 'i vantaggi economici dell'operazione li spenderemo per il centro': “Chiediamo un progetto contestuale”. Ma la stoccata arriva anche alla posizione espressa dal consigliere comunale Davide Minutillo: “Ai manichei che fanno battaglie ideologiche, ricordo che fino a due anni fa tutte le strade portavano a due catene alimentari, non c'era libertà di mercato”.

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