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Cronaca

Arena estiva al San Domenico di nuovo al via: le serate aumentano a 83, da giugno a settembre

Dopo mesi di digiuno di spettacoli, di teatri chiusi e di cultura messa in naftalina, c'è più che mai voglia di ripartenza. Ed è così che il cartellone degli eventi estivi del Comune di Forlì si dilata

Dopo mesi di digiuno di spettacoli, di teatri chiusi e di cultura messa in naftalina, c'è più che mai voglia di ripartenza. Ed è così che il cartellone degli eventi estivi del Comune di Forlì si dilata, partendo dal 3 giugno e andando avanti fino al 19 settembre, con 83 date previste. Sono 45 le associazioni e i soggetti  della cultura locali che si sono fatti avanti per arricchire il cartellone che vedrà anche quest'anno l'uso del chiostro del San Domenico aperto su piazza Guido da Montefeltro, per un totale di 200 posti, con una organizzazione degli spazi identica a quella realizzata lo scorso anno. Si parte il 3 giugno con il Festival dedicato a Caterina Sforza e si chiude a settembre con le serate del Festival del Buon Vivere.

I numeri sono tutti in crescita rispetto lo scorso anno: le serate previste passano da 60 a 83, i soggetti culturali coinvolti da 30 a 45. Se tutti gli spettacoli facessero il tutto esaurito si movimenterebbero più di 16mila presenze per l'estate in centro storico. Lo scorso anno sono state contate 13mila spettatori totali. “Sarà un allestimento nella massima sicurezza, con steward e hostess all'ingresso a misurare la temperatura, posti su prenotazione e distanziamento”, spiega l'assessore alla Cultura Valerio Melandri, che si ribattezza “assessore alle politiche di sviluppo culturale, perché non è compito della nostra amministrazione dire cosa è cultura”.

Metà degli spettacoli sarà gratuita (ma sempre su prenotazione) e l'altra metà vedrà invece un biglietto d'ingresso. Bocche cucite sul cartellone, che è ancora in divenire, anche se viene spiegato che è quasi pronto. Tra le anticipazioni, ci sarà la comicità di Andrea Vasumi e il debutto di un importante spettacolo di Simone Cristicchi, coprodotto da Accademia Perduta, Elsinor e associazione musicale Bruno Maderna. “Un spettacolo importante di un artista straordinario, pensato per il Festival di San Miniato, e prodotto da realtà forlivesi”, spiega Ruggero Sintoni, direttore artistico di Accademia Perduta.

Per andare incontro alle realtà culturali prostrate, anche economicamente, dal lungo periodo di stop, il Comune si sobbarcherà dei principali costi di logistica: gli spazi, la loro illuminazione, la sicurezza sanitaria, ma anche il palco e l'impianto audio con relativi tecnici per la gestione degli impianti, per un costo complessivo di 50mila euro a carico delle casse comunali. Davanti ad un salone comunale pieno dei referenti delle associazioni operanti nelle più svariate forme di arte e spettacolo aggiunge il sindaco Gian Luca Zattini: “Abbiamo una vitalità incredibile in città, il mondo della cultura ha sofferto in modo indicibile anche come impatto economico. Ora con il cartellone dell'Arena San Domenico l'unico ostacolo resta il meteo, che ci regali il maggior numero possibile di serate con tempo sereno”. “Non ci saranno sovrapposizioni o conflitti con l'attività in corso al San Domenico (la mostra di Dante resterà aperta fino a luglio, ndr), ma un dialogo proficuo”, conclude il dirigente della cultura Stefano Benetti.

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