Arianna, centista al "Canova": "Scegliere la scuola in base alle proprie passioni è fondamentale"
"In ambito scolastico ho sempre cercato di dare del mio meglio e fortunatamente mi sono sempre sentita motivata in questo", racconta di sè la neo diplomata col massimo dei voti
Tra le diplomate col massimo dei voti del Liceo Artistico "Canova" di Forlì, indirizzo Design Industriale, c'è Arianna Ricci. "In ambito scolastico ho sempre cercato di dare del mio meglio e fortunatamente mi sono sempre sentita motivata in questo - racconta di sè -. Scegliere la scuola superiore in base alle proprie attitudini e passioni è fondamentale. In questo modo si rivoluziona la concezione canonica e negativa che gli studenti hanno dell’ambiente scolastico. Garantisco che, così facendo, studiare non è più un peso, ma diventa quasi come parlare con un amico".
Come è stato il rapporto con i prof e compagni di classe?
"Il rapporto con i prof e con i compagni di classe è stato quasi sempre positivo. Ho avuto la fortuna di trovarmi in ambienti dove mi sentivo ascoltata e compresa, dove ho capito che la mia opinione importava e interessava ad altre persone. E’ essenziale sviluppare un pensiero critico e saper argomentare la propria posizione, in modo da diventare più coscienti e responsabili ‘adulti del futuro’".
Prima la pandemia, poi l'alluvione. Come ha vissuto questi periodi?
"La pandemia ha letteralmente tolto degli anni essenziali alla nostra formazione, in qualità di studenti e di persone. Gli anni in cui ci si diverte, ci si innamora, si sbaglia, si impara e si riinizia da capo. Nonostante tutto siamo andati avanti. A fine maggio in Romagna è successo un disastro, molti miei amici e professori hanno subito le conseguenze dell’alluvione. Tuttavia sin dai primi momenti è stato presente un clima di concreta solidarietà che ha rafforzato lo spirito di identità. Posso dire che nel mio percorso di studi siano state esperienze determinanti.
Cosa porterà nel suo cuore degli anni al "Canova"?
"Mi ricorderò per sempre il fatto di aver vissuto la creatività come qualcosa da condividere, le ore passate nei laboratori sono state tra le più felici della mia vita, lì ho imparato dai miei compagni tanto quanto dai miei professori".
Come mai ha scelto l'indirizzo Design Industriale?
"Ho scelto l’indirizzo di Design Industriale con l’idea di poter concretizzare concetti astratti con la progettazione di oggetti che fanno parte della nostra vita di tutti i giorni. E’ un ramo artistico molto stimolante che unisce gli aspetti tecnici a quelli creativi".
Ha svolto qualche esperienza professionale in questo ambito?
I nostri professori ci hanno proposto opportunità di vario tipo, a livello lavorativo l’esperienza che mi è rimasta più impressa è stata la collaborazione con la consociazione di tappezzieri C.I.T.A. Insieme ad artigiani provenienti da tutt’Italia abbiamo progettato degli oggetti di arredamento morbido (senza strutture interne) che sono poi stati esposti alla fiera del tessuto Home Texstyle di Firenze".
Questo suo percorso di studi avrà un seguito?
"Continuerò il mio percorso di studi in Accademia di Belle Arti per rendere la mia passione per l’arte un lavoro".