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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Gioca con due bimbi, gli cade una pistola rubata e ridacchia con l'amico: in manette

Le indagini sono partite a seguito di una segnalazione giunta in Questura dal titolare di un esercizio commerciale che il giorno prima aveva notato due ragazzi maneggiare l'arma

All'interno di un bar si è piegato per giocare con due bambini, figli del titolare, ma il gesto di mettersi accovacciato sulle ginocchia gli ha fatto cadere in terra una piccola pistola, maldestramente fissata alla cintura. Solerte a custodirla - pure ridacchiando per l'accaduto - è stato un compagno dello stesso soggetto, che l'ha quindi presa e messa in tasca, in attesa di restituirla in un momento di maggiore riservatezza. Ma l'accaduto ha destato l'allarme di alcuni presenti, che hanno segnalato l'arma. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere interne di sicurezza. Un "frame" in cui da una parte si vedono due bimbi piccoli e a pochi centimetri una pistola, non una replica, in terra.

L'arresto

E' quindi finito in arresto un moldavo di 24 anni, trovato poi in possesso della pistola. Il 24enne aveva con sé una pistola marca Browning calibro 6.35, risultata poi rubata nel 2011 in un furto in abitazione a Galeata. Gli agenti della Squadra Mobile di Forlì lo hanno arrestato venerdì scorso con l'accusa di detenzione illegale di un’arma comune da sparo. Le indagini sono partite dopo che, il giorno dopo il fattaccio, è stata segnalata appunto la scena del maneggiare un oggetto metallico dalla forma e dal colore di una pistola. Il lavoro degli inquirenti ha permesso di verificare la segnalazione attraverso i filmati dell’impianto di video sorveglianza. Le telecamere hanno infatti immortalato due giovani ragazzi, in particolar modo il 24enne che faceva cadere per terra la pistola nascosta nel proprio giubbotto per poi riprenderla immediatamente e tentare di occultarsela nuovamente. Il tutto nell’esercizio commerciale, alla presenza del titolare e dei suoi due figli piccoli.

La pistola cade vicino a due bambini: IL VIDEO

L’altro ragazzo presente, un albanese di 21 anni, accortosi dell’accaduto, ha raggiunto alle spalle il suo amico moldavo togliendogli l’arma dal giubbotto, in quanto così riposta probabilmente sarebbe nuovamente caduta, per occultarsela su se stesso. Il tutto è avvenuto tra le risate degli stessi ragazzi, entrambi domiciliati a Forli. Le indagini hanno permesso da subito di identificare i due soggetti e di eseguire delle perquisizioni finalizzate alla ricerca delle armi. In casa del 24enne - il giovane, senza impiego, vive coi genitori - nascosta sulla parte superiore di un armadio nella propria camera da letto, è stata rinvenuta la pistola, una Browning calibro 6.35 che dalle successive verifiche è risultata rubata in un'abitazione nel 2011 a Galeata. In particolare venne asportata nella casa di un'ottantenne che custodiva ancora una collezione di armi del defunto marito. Per questo è scattata anche l'accusa di ricettazione.

Il cittadino albanese è stato invece denunciato poichè non in regola con le norme sul territorio nazionale. Quest’ultimo ha alle spalle numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio ed ora dovrà rispondere anche della detenzione momentanea dell'arma, nel momento in cui se l'è presa dal giubbotto dell'amico. L’arrestato è stato portato in carcere a disposizione del pubblico ministero Francesca Rago. Dopo la convalida, il giudice per le indagini preliminari Luisa Del Bianco ha disposto gli arresti domiciliari.

Il pestaggio

A cosa serviva quella pistola, che comunque era senza colpi nel caricatore? Le indagini sono in corso. Lo stesso moldavo,  nella sera dello scorso 12 dicembre, è stato aggredito da due soggetti in via Giorgio Regnoli, mentre era in compagnia della fidanzata cinese. I due, su cui la vittima non ha voluto dare informazioni, gli hanno spaccato una bottiglia in testa, ferendolo al volto. Il moldavo in quell'occasione era finito al Pronto Soccorso per farsi medicare e al momento del controllo domiciliare aveva ancora una vistosa benda in faccia. E' possibile che si sia procurato l'arma a seguito di questo episodio, da chiarire se come forma di difesa (evidentemente temendo un "bis"), oppure meditando una rappresaglia. Saranno le indagini ulteriori a chiarire queste circostanze.

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